Nella scorsa puntata di Ulisse: il piacere della scoperta, Alberto Angela ci ha guidati all’interno di questo luogo così pregno di storie e significati. Partendo dal Deserto di Giuda, siamo catapultati in quella che non vuole essere la ricostruzione della storia di Gesù, ma del suo contesto. Gli eventi storici, scanditi dalle costruzioni di maestosi e incredibili edifici, sono il focus di questa puntata. Alla vigilia della ricorrenza del Natale, Alberto Angela ci guida in questa storia millenaria, riuscendo anche stavolta a farci conoscere qualche dettaglio insolito.

Alberto Angela. Gerusalemme. Photo credits: Shalom.it
Alberto Angela. Gerusalemme. Photo credits: Shalom.it

Gerusalemme culla di storia e culture

Il ritratto di Gerusalemme ai tempi di Gesù, corrisponde a quello di una città nel pieno della sua espansione. Relativamente poco abitata, diventa crocevia di migliaia di pellegrini nel periodo pasquale e non solo. Quella che oggi è nota come la Spianata delle Moschee, è sempre stata un po’ il cuore pulsante di Gerusalemme. Già Salomone nel 960 a.C. aveva costruito qui un tempio, poi distrutto dai Babilonesi, considerato il più grande del mondo greco-romano. Nove secoli dopo, Erode il Grande lo ricostruisce e lo amplia, in cerca di consenso.

Attraverso le incredibili ricostruzioni 3D che Alberto Angela offre, è possibile farsi un’idea del complesso. Un grande colonnato esterno racchiudeva un cortile con due spazi aperti divisi tra loro per permettere l’accesso di uomini e donne. Addentrandosi nella struttura, l’ingresso negli spazi sacri diventava via via più esclusivo. Nella piccola parte coperta, pensata come abitazione di Dio, entravano solo gli uomini e infine nell’ultimo ambiente, solo il sacerdote una volta l’anno: era il Sancta Sanctorum.

Il complesso dell’Herodion

Alberto Angela ci porta anche nei dintorni di Gerusalemme. A sud della città infatti sorge un suggestivo sito archeologico che dal suo proprietario prende il nome: Herodion. Il complesso originario di questo sito, aveva davvero un programma molto ricco. Erode infatti aveva deciso di costruire un palazzo inferiore e uno superiore a circa 700 metri di altezza. Quest’ultimo, di forma cilindrica, come un bastione di difesa, era un capolavoro di architettura, che seguiva alla lettera le regole di Vitruvio.

Accompagnava i palazzi anche un grande teatro, al quale il re presiedeva a distanza. Le stanze infatti del palazzo superiore si affacciavano proprio sugli spettacoli. Questo edificio negli anni cambia molto la sua funzione. Alla morte del re, nel 4 a.C. l’Herodion diventa il luogo della sua sepoltura. Ma circa 70 anni dopo, in preda alla rivolta tra filo-romani e antiromani, alcuni membri del primo gruppo si rifugiano qui e distruggono tutto. Odiavano Erode per il suo legame con i nemici romani.

Alberto Angela. Gerusalemme. Photo credits: turismo.it
Alberto Angela. Gerusalemme. Photo credits: turismo.it

La Basilica della Resurrezione

Un altro suggestivo edificio che Alberto Angela ci fa conoscere nella scoperta di Gerusalemme è la Basilica della Resurrezione. Per volere della fedelissima madre Elena, l’imperatore Costantino la fa costruire nel 335 d.C. L’ampia Basilica voleva celebrare e congiungere al tempo stesso i luoghi sacri dove secondo la tradizione, Gesù fu crocifisso e poi sepolto. Questi due punti poco distanti tra loro, vengono adornati da un colossale complesso.

La Basilica, anche nota con il nome di Santo Sepolcro, non ha avuto una vita facile. Nel corso dei secoli è stata distrutta e ricostruita innumerevoli volte. Tra le più memorabili sicuramente è la vicenda che lega la sua distruzione al nome di Tito. La devastazione e i furti sacri tenutisi sotto l’imperatore nel 70 d.C. sono persino documentati nei rilievi interni del fornice dell’arco di Tito a Roma.

I personaggi scelti da Alberto Angela

Durante questa avvincente puntata, al fianco dei protagonisti monumentali, in senso letterario, ci sono anche i grandi nomi della storia. Dal già citato Erode, celebre per essere un volta gabbana, a Ponzio Pilato. Alberto Angela ci dice come quest’ultimo, giunto a Gerusalemme come prefetto, probabilmente non sarebbe stato ricordato se non avesse incontrato Gesù.

La vicenda di quest’ultimo dunque, come detto in apertura, vuole solo accompagnare un viaggio più grande. Un viaggio che passa anche per i luoghi iconici come il giardino dei Getsemani, il Monte del Ulivi o Nazareth. In qualunque caso, un viaggio nuovo e inedito, adatto a tutti col suo mix di storia e tradizione, di fonti sacre e scientifiche.

Claudia Sferrazza

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