Il lago dei cigni è sicuramente uno dei balletti più conosciuti al mondo. Tutti bene o male ne conosciamo la storia; sicuramente è entrato nella cultura di massa, dai film ai cartoni animati. La sua è una storia quasi recente: si stima infatti che sia stato composto alla fine dell’Ottocento, tra il 1875 e il 1876. Il suo creatore, Pëtr Il’ič Čajkovskij, ha curato la parte musicale. La parte coreografica invece, è stata scritta da Marius Petipa. Ovviamente, nel corso del tempo la coreografia è stata rivista da diversi coreografi, ma la maggior parte delle compagnie si rifà alle coreografie originali.

Il balletto nasce in Russia, ed è rappresentato generalmente o in quattro atti e quattro scene, o in tre atti e quattro scene. Solitamente, le compagnie fanno fede ai testi originali. Non mancano però le rivisitazioni contemporanee e teatrali. Ricordando la storia, sappiamo che la prima rappresentazione è avvenuta il 15 gennaio 1895 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Questa data ha segnato dunque l’inizio dell’ascesa del balletto.

Una rappresentazione de Il Lago dei cigni - PhotoCredit: © teatro.it
Una rappresentazione de Il Lago dei cigni – PhotoCredit: © teatro.it

Trama de “Il lago dei cigni”

La trama è particolare e affascinante. Ci troviamo in un giardino di fronte a un palazzo reale, dove il Principe Siegfried festeggia il suo compleanno con alcuni amici. Durante i festeggiamenti, la madre del principe gli dona una balestra: lui, amante della caccia, si reca con gli amici nel bosco. Una volta giunto, scopre un lago in cui la notte, sei bellissimi cigni si trasformano in donne. Una di loro colpisce particolarmente il principe: Odette. La ragazza è sotto incantesimo del malvagio mago Rothbart; solo una promessa di matrimonio in punto di morte la potrà salvare.

Il giorno dopo, il perfido mago si presenta a corte con la figlia Odile, che ha preso le sembianze fisiche di Odette, per poter ingannare il principe e farlo così innamorare di lei. il piano è di Rothbart, che può così tenere la povera Odette prigioniera per sempre. Il principe inizialmente cade nel tranello, ma quando vede Odette dalla finestra, capisce che si è innamorato della ragazza sbagliata. Odette, morente, piange il destino che la attende. Siegfried tenta di salvarla, ma una tempesta si abbatte sul lago. L’acqua inghiotte così i due amanti. La bufera si placa e sul lago, tornato tranquillo, appare un gruppo di candidi cigni in alto volo.

Una scena corale del balletto - PhotoCredit: © delteatro.it
Una scena corale del balletto – PhotoCredit: © delteatro.it

Finali alternativi e riferimenti

Per riassumere la storia e le infinite variazioni di quest’opera meravigliosa non basterebbe, probabilmente, un libro. Già a partire dal finale: è stato riscritto dopo la Rivoluzione del 1917 dal fratello di Pëtr, Modest. Il finale diventa eroico, ma soprattutto lieto: per esempio, in alcune versioni Odette muore, e anche Siegfried nel tentativo di salvarla. Il suo gesto eroico gli permette di salvare entrambi e di vivere quindi felici e contenti.

Dal film Il cigno nero, a Billy Elliot, ma anche Barbie, o L’incantesimo del lago, Il lago dei cigni è sempre una referenza molto quotata in campo cinematografico. La bellezza e la storia d’amore struggente che racconta sono incorniciate dalla sua musica meravigliosa, che lascia sempre a bocca aperta. Se poi, gli interpreti sono ballerini straordinari come Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, non possiamo fare a meno di togliere gli occhi dal sipario o, come in questo periodo, dallo schermo!

Marianna Soru

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