I contagi da coronavirus sono stati sottostimati al 50% in Italia. È quanto si legge in un rapporto dell’intelligence svelato da la Repubblica. Secondo questo documento ci sarebbero errori dovuti al calo dei tamponi della metà di novembre 2020 e l’inserimento nel calcolo dei test antigienici. Nessun calo dunque della curva epidemiologica
Coronavirus, la grave sottostima dei contagi
Un rapporto dell’intelligence pubblicato da la Repubblica svela un’incredibile verità. I “contagi da Covid in Italia sarebbero sottostimati del 50%”, si legge nel documento. Questo grave problema sarebbe stato causato da due errori. Il primo è quello dovuto al “calo del numero dei tamponi a metà novembre 2020“. In realtà dunque la curva epidemiologica non sarebbe calando come attestano i dati del governo che ora sarebbero inattendibili.
Un problema grave e preoccupante che rivela come in Italia in realtà i positivi al coronavirus sarebbero il 40-50% in più di quelli riscontrati in modo ufficiale. Un errore dovuto anche all‘inserimento nel calcolo dei tamponi antigienici. I nuovi test conteggiati insieme a quelli molecolari e non dunque in maniera a se stante avrebbero impedito un giusto confronto con le stime passate. Un confronto necessario per stabilire il corretto andamento della curva epidemiologica.
La vera situazione in Italia
I dati ministeriali ora possono essere usati difficilmente per controllare e contenere il virus. Il rapporto dell’intelligence infatti dimostra che “osservando le terapie intensive nella parte finale dell’anno, si può dedurre che vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso la metà dicembre” . Si tratta di “una ripresa che non è stata rilevata né tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo”.
La curva epidemiologica è dunque tornata a salire prima di Natale con nessuna diminuzione dei pazienti a rischio vita. Il loro numero sarebbe rimasto stabile intorno alle 2.580 unità. La ripresa dei contagi non è stata presa in considerazione perchè secondo i bollettini ministeriali si pensava al contrario. Dopo il picco del 13 novembre 2020 con +40.902 contagiati la curva epidemiologica era, secondo questi bollettini, in calo salvo una breve risalita intorno al 25 dicembre.
Stefano Delle Cave