Uno strumento talmente diffuso ed in crescita che vale la pena soffermarsi qualche momento per analizzarne il funzionamento e capire quelli che potrebbero essere i punti di forza, oltre che le criticità. Si parla di Bitcoin, criptovaluta che sta vivendo un momento che definire d’oro sarebbe anche limitativo.
Nelle scorse settimane ha infranto la soglia di valutazione dei 40mila dollari finendo sulla bocca di tutti: tv e giornali di tutto il mondo ora ne parlano, i governi centrali pensano (finalmente) di regolamentarlo per togliere le monete virtuali da quella zona d’ombra che è da sempre un punto a sfavore. Anche molte banche mondiali, alle quali di certo non manca il senso per gli affari, hanno fiutato il business e stanno entrando nel gioco.
Tutti ne parlano e tutti li cercano: ma nel concreto, in quanti conoscono esattamente il meccanismo di questi strumenti finanziari? Forse non in molti anche perché il tema non è proprio di immediata comprensione. Cerchiamo allora di fornire per sommi capi una spiegazione su come funziona Bitcoin?
Come funzione Bitcoin
Bitcoin, spesso identificato con la sigla BTC, nasce nel 2008 come metodo di pagamento alternativo ai tradizionali circuiti (dal denaro contante a carte di credito e bancomat) per consentire agli utenti di effettuare pagamenti online. Da allora il Bitcoin ha cambiato conformazione ed oggi è visto come un asset sul quale investire, vista proprio la crescita enorme di valore che ha lasciato registrare.
Il punto di forza di Bitcoin così come di tutte le altre criptovalute è il fatto di non essere controllato a monte da alcun governo centrale né da banche: uno strumento slegato da ogni logica di potere, il che lo ha reso ancora più affascinante agli occhi dei consumatori finali.
Altro aspetto particolare, il Bitcoin è limitato: a differenza della moneta, che può essere stampata (creando anche inflazione) il BTC è stato calibrato in fase di nascita per raggiungere un numero massimo di valuta in circolazione (21 milioni di monete). Una volta raggiunta questa soglia, Bitcoin non verrà più creato.
Crittografia e blockchain
L’elemento centrale delle criptovalute è la crittografia: tutte le transazioni sono quindi anonime, non si può conoscere il dettaglio del mittente/destinatario. Un meccanismo basato sulla blockchain in base alla quale non si possono conoscere i nomi dei possessori di BTC, ma quale portafoglio contiene cosa.
Un meccanismo che ha portato spesso ad additare il Bitcoin e tutte le altre criptovalute indicandole come uno strumento che può strizzare l’occhio ai loschi affari della malavita, ai terroristi ed alle mafie, che potrebbero inviare e ricevere pagamenti anonimi riciclando, in questo modo, soldi sporchi.
Solo uno dei tanti aspetti delle criptovalute, strumenti finanziari che devono essere analizzati nella loro complessità e che non possono più essere considerati come asset di nicchia: il futuro delle transazioni online comprenderà sempre più il ricorso alle monete digitali.