Collective” è film del regista rumeno Alexander Nanau, aspirante alla nomination all’Oscar, sia nella categoria del miglior film internazionale sia in quella del miglior documentario. “Collective” è una delle esperienze cinematografiche più sconvolgenti degli ultimi tempi. E’ Arrivato on-demand grazie alla piattaforma IWonderfull e a #IoRestoInSala, dopo la presentazione del Festival di Venezia 2019. Il film-documentario racconta la tragedia che portò alla morte di 64 persone: la maggior parte di loro, però, non morì durante l’incendio, ma nel periodo successivo.

Un fatto che insospettì il giornalista Catalin Tolontan, in quanto molte vittime avevano riportato ferite assolutamente curabili. Alla base del film-documentario, c’è una delle inchieste giornalistiche più importanti degli ultimi anni. Ha infatti scoperchiato un agghiacciante segreto relativo alla corruzione del paese. Frutto di una serie di articoli accurati in cui nessuna informazione è lasciata al caso. Questo ha permesso di mettere alla berlina addirittura il governo di un paese.

Immagine del film-documentario "Collective"  photo credit: repubblica.it
Immagine del film-documentario “Collective” photo credit: repubblica.it

Oltre a “Collective” c’è “I Care a Lot”

I Care a Lot” il film vede protagonista Rosamund Pike nei panni di una tutrice legale che dovrebbe prendersi cura (come suggerisce il titolo) degli anziani che le vengono affidati. In realtà il suo vero obiettivo è truffarli per poter mettere le mani sui loro patrimoni. Un esperienza forte.

Film che mostra una società tutta incentrata su un capitalismo sfrenato e feroce. Questo è “I Care a Lot“. Tanti i temi importanti portati sulla scena. Dalla critica socio-politica alla battaglia tra i sessi, anche se il regista sembra non riesca a calibrare al meglio gli ingredienti per dare completa armonia al tutto. Nonostante sia un passo in avanti rispetto ai suoi lavori precedenti («La scomparsa di Alice Creed» e «La quinta onda»), Blakeson dimostra ancora una certa ingenuità, seppur abbia dalla sua un personaggio ben scritto e ancor meglio interpretato da Rosamund Pike, attrice diventata celebre per l’ottima prova nel bellissimo «L’amore bugiardo» di David Fincher.

Immagine dei miglior film- documentario del 2020  photo credit: thefilmstage.com
Immagine dei miglior film- documentario del 2020 photo credit: thefilmstage.com

Le serie tv

Per le serie tv va senz’altro nominata “WandaVision“. La miniserie della Marvel, su Disney che puntata dopo puntata riesce sempre a tenere alto l’interesse dello spettatore, non solo grazie ai colpi di scena, ma soprattutto per un’idea di partenza che continua a reggere bene. È ormai tutto pronto per il gran finale con l’ultima puntata che sarà disponibile sulla piattaforma dal 5 marzo. Altro degno di nota è la doc-serie in sei episodi “Enslaved“. Racconta la crudele tratta degli schiavi afroamericani» in onda su History Channel in queste settimane. Si tratta della drammatica ricostruzione della tratta durata 400 anni, di esseri umani dai Paesi africani al nuovo mondo. Oltre 12 milioni di persone rapite e vendute in schiavitù, di cui almeno 2 milioni morte durante il viaggio. Condotta da Samuel L. Jackson, insieme ai giornalisti-documentaristi Afua Hirsch e Simcha Jacobovici, è un lavoro molto interessante, dal taglio divulgativo, capace di approfondire un tema importantissimo senza trascurare l’aspetto formale.

di loretta Meloni

Immagine di copertina (Collective) photo credit: www.life.hu

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