Anche quest’avventura con la 71° edizione del Festival di Sanremo è giunta alla fine. Questa sera per l’ultima volta si stanno esibendo tutti i ventisei cantanti in gara. L’attesa è quasi finita e tra qualche ora si conoscerà il nome del vincitore. Intanto ecco l’ultima esibizione di Achille Lauro.
Achille Lauro e i quadri precedenti
Nelle serate precedenti, Achille Lauro, che è stato ospite fisso, fortemente voluto dal direttore Amadeus, ha presentato diversi quadri. La prima sera è salito sul palco cantando il nuovo singolo Solo noi, con un outfit di piume e strass. La seconda sera invece, forse la meno strabiliante ha reso omaggio a Mina, cantando Bam Bam Twist. Ospiti di questo quadro Francesca Barra e Claudio Santamaria.
Per la terza serata di Sanremo, Achille Lauro ha invece cantato Penelope, introdotto da uno splendido monologo di Monica Guerritore e accompagnato dalla voce di Emma Marrone. Ieri sera infine, canta la sua grande hit Rolls Royce, rendendo omaggio al quadro La libertà che guida il popolo, di Eugène Delacroix. Sul palco con lui anche un inedito Fiorello.
L’ultima performance di Achille Lauro
Achille Lauro stasera sale sul palco forse nella chiave più inaspettata. In cima alla scalinata, veste un completo color fragola,, ma con taglio maschile, per la prima volta in questa edizione del Festival. La sua performance, che stavolta benedice in generale tutti gli esseri umani è introdotta dal magnifico assolo di Giacomo Castellana, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.
Achille Lauro ci saluto così, con un’ultima performance più intima e toccante. Sulle note del suo grande successo C’est la vie, saluta questa edizione del festival lasciando il segno. Canta straziato e verso la fine del pezzo, si apre la giacca mostrando le sue cicatrici. Delle rose gli trafiggono il ventre e il petto e sanguinano, come nella prima sera, mentre ascoltiamo alcune tra le peggiori critiche che gli furono mosse quando esordì. Anche stasera Achille Lauro conclude il suo ciclo a Sanremo, lasciando al pubblico diversi spunti di riflessione.
Claudia Sferrazza
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