Nel Metropolitan Today di oggi, 13 marzo, ricordiamo la scoperta di Urano. Infatti, nel 1781, William Herschel scopre il pianeta, per puro caso. L’astronomo tedesco per puro caso scoprì il pianeta, scambiandolo per una stella cometa. Infatti, si confuse con un corpo celeste di colore bluastro, ma si rese conto che non si trattava di una semplice stella cometa. Così, dopo averlo analizzato, nel mese di maggio si rese conto che si trattava di un vero e proprio pianeta.
Inizialmente poi, l’astronomo William Herschel optò per il nome Georgium Sidus, ovvero la Stella di Giorgio, in onore del re di Gran Bretagna Giorgio III. Il nome, reso in inglese Georgian Planet, non fu accettato fuori dall’Inghilterra, così, dopo una serie di cambiamenti e proposte, dopo la scoperta fu Urano il nome più utilizzato, e così rimase.
La scoperta di Urano, per caso
La scoperta di Urano determinò diverse novità per l’astronomia del tempo. Ovviamente, prima di essere riconosciuto ufficialmente come pianeta, passarono diversi mesi, e addirittura anni. Infatti, fu solo nel 1783 che venne appurato che si trattava effettivamente di un pianeta. William Herschel poi, condivise la sua scoperta come notizia solo il 26 aprile 1781.
Urano è il settimo pianeta del Sistema Solare, in ordine di distanza dal Sole. Il nome deriva dal dio greco del cielo, Urano. Classificato poi come gigante gassoso, è simile a Nettuno per composizione chimica. Si distingue dagli altri pianeti per l’orientamento del suo asse di rotazione: infatti presenta l’asse quasi parallelo al piano dell’orbita, mentre gli altri pianeti risultano avere l’asse quasi perpendicolare.
Marianna Soru
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