I tornei di Dubai ed Acapulco sono passati agli archivi. E’ tempo dunque, nell’ attesa che inizi a Miami il primo Masters 1000 della stagione, di analizzare attentamente il ranking mondiale. Per il nostro tennis non è un lunedì come gli altri. L’Italia, infatti, dopo l’incredibile cavalcata di Musetti in Messico, vede salire quest’oggi a nove il numero di giocatori presenti tra i primi cento del mondo. Battuto il record precedente stabilito nell’ottobre del 2019, quando Salvatore Caruso vinse il Challenger di Barcellona. Il giocatore di Avola, con quell’importante successo, aveva garantito al nostro Paese ben otto top 100. Fanno meglio dell’Italia solamente la Spagna e la Francia (undici) e gli Stati Uniti (dieci). Naturalmente l’augurio per il tennis italiano è che si possa arrivare alla doppia cifra già dal prossimo torneo. Gianluca Mager, infatti, si trova attualmente alla posizione numero 102 del ranking mondiale.

Gioventù ed esperienza: un mix vincente per il tennis italiano

Va dato atto alla Federazione di aver saputo creare uno straordinario mix tra gioventù ed esperienza, vero e proprio marchio distintivo del nostro tennis. Accanto a Jannik Sinner (n.31 ATP) e Lorenzo Musetti (n.94 ATP), gli unici due teenager presenti nella top 100 mondiale, non si possono non menzionare Fabio Fognini (n.18 ATP) ed Andreas Seppi (n.97 ATP). Gli ultimi due, con i loro successi, sono coloro che per primi hanno ridato credibilità al nostro tennis e gettato le basi per il raggiungimento degli ultimi traguardi. Sulle loro orme, infatti, si sono affermati una serie di giocatori che negli anni hanno dimostrato di potersela giocare ad altissimi livelli.

Da Matteo Berrettini (n.10 ATP) a Lorenzo Sonego (n.34 ATP) fino ad arrivare alla classe operaia impersonata da Stefano Travaglia (n.70 ATP), Salvatore Caruso (n.85 ATP) e Marco Cecchinato (n.90 ATP). Tennisti, in particolare gli ultimi tre, che con il duro lavoro e la voglia di stare lì si stanno ritagliando un ruolo da protagonisti all’interno del circuito ATP. La semifinale raggiunta al Roland Garros da Cecchinato nel 2018 ne è forse la più importante dimostrazione. La speranza è che questo nutrito gruppo possa arricchirsi sempre di più. Oltre al sopracitato Mager, infatti, sono tantissimi i giocatori italiani che si battono ogni giorno nei tornei minori e che hanno tutte le carte in regola per fare il grande salto nel tennis che conta.

ENRICO RICCIULLI

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