Riapertura delle scuole per i più piccoli anche in zona rossa. Questo è un provvedimento che potrebbe arrivare con il nuovo decreto del governo. Si va verso la conferma del sistema a colori con limitazioni e chiusure che potrebbero essere prorogate per due settimane dopo Pasqua
Crescita dei ricoveri nelle terapie intensive, un bollettino con 551 vittime giornaliere e 42 milioni di italiani sottoposti a restrizioni severe come la limitazione degli spostamenti. Questi sono i dati che il governo Draghi sta esaminando lavorando subito ad un nuovo decreto in vista della scadenza del 6 aprile. L’ipotesi in campo è quella di prorogare le restrizioni mantenendo il sistema delle suddivisioni a colori per altre due settimane dopo Pasqua. Una piccola apertura del governo potrebbe essere quella di permettere il ritorno dei più piccoli nelle scuole dell’infanzia e primarie anche in zona rossa. Un obiettivo che Draghi vorrebbe raggiungere con l’appoggio del ministro della Salute Roberto Speranza favorevole ad un rientro a scuola dei più piccoli. Questo sarebbe infatti un segnale positivo ed incoraggiamento per le famiglie italiane.
Il nuovo decreto e la curva dei contagi in Italia
Il premier Draghi ha chiesto “un costante monitoraggio della curva”. Per prendere una decisione definitiva sui provvedimenti da adottare con il nuovo decreto legge occorrerà infatti valutare attentamente la curva dei contagi. “Il numero dei casi sta arrivando al plateau, la curva si sta appiattendo, ma ancora non siamo a una piegatura significativa”. Queste le osservazioni del professor Brusaferro in una riunione svoltasi ieri tra i vertici del Cts, il ministro Speranza e Draghi. Il titolare del dicastero della salute ha chiesto prudenza perchè “la fase epidemica resta molto accesa”. Segnali incoraggianti sono arrivati da quelle regioni come Abruzzo e Umbria entrare per prime in zona rossa. Qui è stata registrata un leggero abbassamento della curva che fa ben sperare.
Stefano Delle Cave
