Grande prova di Jannik Sinner che dopo quasi tre ore batte in tre set Karen Khachanov, approdando agli ottavi di finale del Miami Open. Qui aspetta il vincente dello scontro tra Ruusuvuori e Ymer. Dopo la sconfitta di ieri notte di Fognini l’Italia del tennis ritorna a sorridere.

Sinner vince la battaglia di tre ore

Il primo set è estremamente movimentato e contraddistinto da continui cambiamenti di fronte. Complessivamente si giocano quasi cento punti e i break ammontano a cinque. Sfortunatamente per Sinner, tre sono subiti da lui. Eppure il match dell’altoatesino era partito col piede giusto, soprattutto quando in un secondo game infinito era riuscito a strappare il servizio a Khachanov. È stato poi bravo il russo che a sua volta è riuscito a togliere (per due volte consecutive) il servizio a Jannik, che sul 4-4 subisce un ulteriore break che spiana la strada all’avversario, il quale chiude poi sul 6-4.

Il secondo set è quasi diametralmente opposto al primo, con entrambi che riescono sempre a tenersi stretto il turno di battuta. Addirittura Khachanov non concede nessuna palla break, con Sinner che invece dà due volte la possibilità al moscovita di togliergli il servizio. I primi dodici game sono uno stallo che si decide al tie-break, l’undicesimo di Jannik questa stagione. Qui Sinner continua a trovare solidità in battuta che gli permette di non subire mai il mini break; non vale lo stesso per il moscovita, che invece lo subisce due volte cedendo sul 7-2. Per la settima volta quest’anno il nativo di San Candido si gioca al terzo set una partita al meglio di tre.

L’andazzo del terzo set è simile a quello del secondo (soprattutto per via delle oltre 2 ore di gioco dei precedenti set), con pochi punti giocati e tanti di questi decisi alla battuta. La prima palla break è a disposizione di Sinner, che con due punti da campione riesce a brekkare Khachanov andando a servire per il match. Il giovane altoatesino non si fa attendere e con la sicurezza di un tennista navigato chiude definitivamente sul 6-4. Jannik approda così agli ottavi di finale per la quarta volta in stagione e per la seconda volta in carriera in un Master 1000.

ENRICO RUGGERI