Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha convocato il primo “tavolo della moda”. Tra i presenti anche il presidente di Confindustria Moda Cirillo Marcolin e il presidente della Camera Nazionale della Moda Carlo Capasa. Al centro dell’incontro la crisi del settore, che dopo la crescita del 2019 chiude il bilancio settoriale dell’ultimo anno con un -26%, secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda.

Il ministro Giorgetti si impegna quindi a riportare al premier Draghi le richieste del settore, partendo da quella di poter riaprire le fiere già dal 15 giugno (attualmente la riapertura è fissata per l’ 1 luglio) e dalla proposta di permettere l’apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento. Altri provvedimenti in discussione sono la richiesta degli ammortizzatori sociali per tutto il 2021, sostegni mirati, indennizzi calcolati anche sui costi fissi sostenuti e questioni fiscali legate al magazzino. In più il ministro Giorgetti ha dichiarato che sta pensando, assieme al ministro del turismo Massimo Garaviglia, ad un green pass italiano in modo da permettere l’ingresso in Italia degli stranieri.

Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, commenta così la disponibilità del ministro Giorgetti:

“Abbiamo apprezzato la tempestività con cui il ministro Giorgetti ha dato seguito alla nostra proposta di permettere l’apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento, impegnandosi a portarla in Consiglio dei Ministri. Auspichiamo l’attenzione al dettaglio e alla filiera di un settore così importante possa riguardare anche indennizzi congrui rispetto alle perdite effettive, oltre a soluzioni adeguate al problema delle locazioni commerciali e all’annoso problema delle importanti rimanenze di magazzino”.