Ormai è boom di investimenti in rete, una tendenza che parte da lontano, già da qualche anno, arrivata in Italia con parziale ritardo rispetto al mondo estero ma cresciuta comunque gradualmente e costantemente. L’accelerata ci è stata negli ultimi mesi, con la pandemia, quando gli italiani costretti in casa si sono adeguati ed hanno iniziato ad usare il web per qualsiasi necessità.
Anche investire è, oggi, un qualcosa che passa tramite la rete: ci si rivolge ad internet per aprire conti di trading, tramite le apposite piattaforme che consentono di effettuare queste operazioni, e si può poi procedere facendo tutto in totale autonomia, senza quindi dover chiedere intermediazione a banche o soggetti fisici.
Facile e rischioso al medesimo tempo, per un investimento che ha un orizzonte temporale a stretto giro, sullo short per usare un termine molto in voga tra i trader professionisti. Tutto subito, o niente: è un po’ questa la filosofia alla base di chi a trading sulle piattaforme virtuali; che stanno facendo affari d’oro, come testimonia eToro, una delle più famose.

Il caso di eToro

Partiamo fornendo qualche numero: nel 2020, l’anno della pandemia e del primo grande lock down, eToro ha visto aggiungersi oltre 5 milioni di nuovi utenti registrati generando un ricavo di 605 milioni di dollari lordi. Il tutto per una crescita, rispetto al precedente anno, che si traduce in un +147%.
Una accelerazione incredibile che è stata confermata anche nei primi mesi del 2021: in particolare gennaio, primo mese dell’anno, quando i nuovi utenti che si sono registrati presso la piattaforma, nota per il social trading, sono stati oltre 1,2 milioni per un totale di 75 milioni di operazioni.
Numero che segnano una crescita costante ed evidente, che hanno fatto sì che la società che nasce in Israele e che è presente oggi in tutto il mondo abbia preso la decisione di quotarsi in Borsa per un valore azionario complessivo di 10,4 miliardi di dollari.

Attenzione sempre alle truffe sul trading online

Fin qui la parte positiva; ma i dati che sono in forte crescita e che certificano un mondo molto ricco, ambito, sono a loro volta anche esplicativi del perché ci siano così tanti tentativi di truffa in rete (e non solo, si pensi alle telefonate sul trading) legate a questo mondo.
Gli ultimi mesi hanno quindi visto una ascesa anche dei tentativi di frode, che purtroppo molte volte sono andati a buon fine, da parte di malintenzionati che operano per truffare malcapitati. Discorso diverso, ma comunque da tenere sempre nella massima considerazione, quello relativo alla piattaforme che operano senza avere licenza: in questo caso non si tratta di truffe conclamante, ma è sempre comunque meglio fare attenzione e prediligere broker con regolare autorizzazione.