Il 18 maggio 1897 nasceva nelle vicinanze di Palermo Frank Capra, uno dei più gradi registi hollywoodiani di tutti i tempi. Un uomo tra i primi ad incarnare il cosiddetto sogno americano e a raccontare l’american way of life. È stato il perfetto cantore dell‘America degli anni 30′-40’ che con i suoi film ha vinto ben 3 Oscar alla regia. È noto anche, vista la sua laurea in ingegneria chimica, come l’ingegnere con la macchina da presa.
“Fra tanti film che ha fatto, la storia più bella è quella della sua vita. Piena di alti e di bassi, su e giù come le montagne russe. Una vita incredibile. Poteva succedere solo in America”
Così James Stewart, protagonista del cult “La vita è meravigliosa”, parlava di Frank Capra. Il grande regista naturalizzato americano era in realtà un immigrato siciliano che aveva saputo conquistare Hollywood. Lo aveva fatto regalando al pubblico capolavori indimenticabili come “Accadde una notte” e “È arrivata la felicità”. Film con cui ha raccontato realisticamente l’America degli anni 30-40′ facendo conoscere l‘american way of life attraverso storie di uomini comuni.
Frank Capra e il racconto della realtà
“La gente che va al cinema non si siede davanti a uno schermo, ma davanti a situazioni e a gente reale”
Queste poche parole di Frak Capra bastano per farci comprendere pienamente l’essenza del suo cinema. La regia di Capra è infatti è molto sobria sacrificando qualsiasi artificio retorico in nome del racconto della realtà. Ma quello capriano non è un realismo impegnato ma quanto piuttosto una semplice critica sociale del suo del tempo. Per questo non si poteva scegliere genere migliore della commedia perchè funzionale a ciò che Capra intendeva trasmettere e che spiegò con queste parole:
“Credo che sia questo: tutti, uomini e donne, devono essere liberi. E uguali e importanti in quello che sanno e possono fare. sono per la libertà della mente. Niente re né milionari, ma io, te, gli altri”.
La leggenda dell’uomo qualunque
Gli eroi di Capra sono uomini qualunque spesso goffi e ingenui che devono combattere da soli per il bene sociale contro un potere opportunista, corrotto e immorale. Uomini che prevalgono solo con la propria forza di volontà dando l’esempio con le proprie azioni. Per questo Capra è stato considerato anche un regista populista ma si analizzano i suoi film si può scoprire una chiave di lettura diversa. Il suo è un cinema quasi sempre amaro caratterizzato da happy ending che in realtà sono una scusa per nascondere la dura realtà.
Stefano Delle Cave