Un legame incredibile che va oltre al rapporto personale. Jean Todt e Michael Schumacher hanno vissuto, ai tempi della Ferrari, gli anni più belli delle loro rispettive carriere. Tante vittorie, diverse sconfitte cocenti ma, soprattutto, un’amicizia che si è consolidata con il tempo fino a diventare, praticamente, indissolubile. L’attuale presidente della FIA ha raccontato delle sue visite all’ex campione del mondo tedesco che, dopo l’incidente sulla pista da sci, è sparito dalla circolazione per dedicarsi alle cure del caso.
Todt e Schumacher: un legame impossibile da recidere
Intervistato da Il Corriere della Sera, Jean Todt ha parlato del suo legame, indissolubile, con Michael Schumacher. Ecco le sue dichiarazioni: ”Gli impegni non mi mancano: sicurezza stradale per l’Onu, presidente della fondazione di Aung San Suu Kyi, e poi International Peace Institute. Sono nei consigli di banche, cinema, alberghi. E sono fiero di aver creato l’Istituto di ricerca su cervello e midollo spinale al quale contribuì Michael Schumacher”.
Due volte al mese va a fargli visita: “Vedo Michael almeno due volte al mese. Non lo lascio solo. Lui, Corinna, la famiglia: abbiamo fatto tante esperienze insieme. La bellezza di ciò che abbiamo vissuto fa parte di noi e va avanti. Il figlio in Formula Uno? Umile ed educato. Per ora le sue ambizioni sono limitate da una macchina non competitiva“.
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