Questa sera, allo stadio Gdánsk di Danzica, il Villarreal vuole fare la storia. Il Sottomarino Giallo disputerà infatti la sua prima finale di Europa League.
Villarreal–Manchester United in programma questa sera è una finale che promette grande spettacolo e che metterà di fronte due squadre dall’esperienza totalmente diversa per quanto riguarda questo genere di partite. A cercare di togliere il trofeo ai Reds, già vincitori della competizione nel 2016-2017, ci sarà infatti una squadra, il Villarreal, alla sua prima finale nel torneo. La squadra spagnola ha terminato la Liga al settimo posto in classifica, e uno storico trionfo nella finale di questa sera permetterebbe allo stesso tempo di ottenere l’accesso diretto alla fase a gironi della prossima Champions League. Un’impresa, questa, che può sembrare molto più semplice se a sedere sulla panchina c’è Mister Europa League in persona, Unai Emery, alla sua quinta finale di Europa League in carriera e a caccia del quarto successo personale. Riviviamo dunque rapidamente il cammino che ha portato il Villarreal fino alla finale di Danzica.
Europa League, l’inizio del Villarreal nel gruppo I
Il cammino del Villarreal in questa Europa League ha avuto inizio nel girone I, con la squadra inserita nel gruppo con Qarabag, Maccabi Tel Aviv e Sivasspor. Un girone assolutamente alla portata, che il Villarreal ha iniziato a condurre senza problemi sin dalla prima partita giocatasi il 22 ottobre, con il 5-3 casalingo ai turchi del Sivasspor. Da lì la marcia verso la qualificazione ai sedicesimi è proseguita spedita, con il 3-1 al Qarabag e il 4-0 al Maccabi Tel Aviv nei successivi due turni. Dopo l’1-1 esterno contro gli israeliani alla quarta giornata, sono infine arrivati altri due successi, l’1-0 in casa del Sivasspor e il 3-0 interno contro il Qarabag. La squadra di Emery ha così passato agevolmente il turno qualificandosi come prima nel girone, con 16 punti frutto di cinque vittorie e un pareggio.
Le fasi finali
I sedicesimi di finale hanno messo di fronte agli spagnoli gli austriaci del Salisburgo, avversari insidiosi battuti però dal Villarreal sia all’andata, 2-0 esterno grazie alle reti di Alcácer e Niño, sia al ritorno, 2-1 con la doppietta di Moreno. Avversari degli ottavi di finale andati in scena a marzo sono stati invece gli ucraini della Dinamo Kiev, e anche in quest’occasione la squadra di Emery ha fatto valere la propria superiorità con un doppio 2-0 senza storia: Pau Torres e Albiol hanno firmato la vittoria in Ucraina, mentre un’altra doppietta di Moreno ha sancito il passaggio ai quarti.
Ad attendere gli spagnoli nella doppia sfida di aprile un’altra Dinamo, stavolta di Zagabria, e ancora una volta la strada per la qualificazione è stata messa in discesa già nella sfida di andata, con il pesantissimo 1-0 esterno firmato dal rigore di Moreno seguito poi dal 2-1 interno della gara di ritorno, con le reti di Alcácer e del solito Moreno.
La vendetta di Emery ai danni dell’Arsenal
In semifinale, ecco arrivare l’avversario più duro, e cioè l’Arsenal, una delle principali candidate alla vittoria finale, con Unai Emery, alla guida della squadra inglese nella stagione 2018-2019, ritrovatosi di fronte al suo più recente passato. Con la partita di andata per la prima volta in casa, il Villarreal è partito alla grande, con due reti nella prima mezz’ora siglate da Trigueros e Albiol, ma a complicare le cose è arrivato nel secondo tempo il rigore di Pépé, che ha fissato il risultato sul 2-1 per gli spagnoli lasciando di conseguenza tutto apertissimo in vista della semifinale di ritorno.
Il 6 maggio però, sul difficile campo dell’Arsenal, il Villarreal è riuscito a difendere con le unghie e con i denti il gol di vantaggio della sfida di andata, con lo 0-0 finale che ha consegnato al Sottomarino Giallo una prima storica finale. L’ultimo atto andrà in scena questa sera, con la speranza di poter alzare il trofeo nel cielo di Danzica. Unai Emery sa benissimo come si fa.
Francesco Basso
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Credit foto: pagina facebook ufficiale UEFA Europa League