Il Metropolitan Today di oggi è dedicato alla nascita della CGIL. La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è il più antico sindacato italiano. Il 3 Giugno è la sua data di fondazione. Oggi, infatti, nel 1906, nasceva la prima forma dello storico sindacato italiano. Il nome originario del primo sindacato è Confederazione Generale del Lavoro, CGdL poi trasformato in CGIL.
La CGdL è l’organizzazione sindacale fondata il 3 giugno del 1906, per iniziativa delle Camere del Lavoro, dalle Leghe di resistenza e federazioni sindacali e da 700 sindacati locali per un totale di 250.000 iscritti. La gran parte dei suoi dirigenti e degli iscritti furono anche attivi nel Partito Socialista Italiano. Col fascismo la sua esistenza cessa e continua nella clandestinità per poi rinascere nel 1944, con il Patto di Roma, nella CGIL appunto.
CGIL, nascita e formazione del partito
La prima Camera del lavoro si costituisce a Milano nel 1891 per opera di Osvaldo Gnocchi-Viani. Questa può essere considerata come la prima ossatura del movimento sindacale italiano, che nel 1906 poi, diede vita al primo coordinamento sindacale italiano su scala nazionale con la fondazione della Confederazione generale del lavoro ,CGIL. Il sindacato, così come lo conosciamo noi oggi, è stato costituito dopo il Patto di Roma nel 1944, come continuazione della Confederazione Generale del Lavoro, CGdL.
La sua esatta data di fondazione è il 9 Giugno del 1944. Con il Patto di Roma si costituisce quindi un unico organismo sindacale su tutto il territorio nazionale, a differenza della situazione precedente. Organismo che era rappresentante degli interessi di tutti i lavoratori senza distinzione di fede politica o religiosa. Tutte le correnti, dalla comunista, alla socialista e anche la cattolica decisero di convivere in nome dell’unione di tutti i lavoratori e della lotta antifascista. Nasce così la cosiddetta CGIL unitaria.
La scissione e la formazione di tre nuovi sindacati
Nel 1948 e nel 1950, da due sue scissioni interne, sono poi nate prima la CISL e poi la UIL. In seguito all’attentato a Palmiro Togliatti, viene poi promossa una scissione all’interno del sindacato. La scissione, promossa dai sindacalisti cattolici democratici guidati da Giulio Pastore, futuro leader della CISL, è dovuta al fatto che nella CGIL, sin dai primi mesi dopo la sua ricostituzione, avevano iniziato a prevalere orientamenti politici di carattere socialista e comunista orientati più verso determinati partiti rispetto ad altri.
É comunque, tuttora, il soggetto più importante del panorama sindacale italiano. In linea generale possiamo definirlo come un sindacato ideologicamente socialista, anche se più spiccatamente nel passato, con due forti componenti interne una comunista e l’altra legata al Partito Socialista Italiano. L’organizzazione della CGIL si articola in due linee: una verticale e una orizzontale, rispettivamente di categoria e intercategoriale a livello territoriale. L’attuale segretario è Maurizio Landini.
Ilaria Festa
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Rivista Digitale n.02