Padova-Avellino, si chiude all'”Euganeo” con il punteggio di 1-1, nella gara di andata delle semifinali playoff di Serie C. Padroni di casa in vantaggio con Kresic, poi ripresi nel secondo tempo dalla rete di Maniero. Questa la cronaca, i promossi e i bocciati dell’incontro.

Il primo tempo di Padova-Avellino

Entrati nel 9′ minuto di gioco e dopo un inizio gara nervoso, Chiricò cerca la porta da distanza siderale, facile la parata a terra di Pane. Con il trascorrere dei minuti, l’Avellino si arrocca in difesa e i veneti si incaricano di fare la partita, con l’arbitro Cosso chiamato a sedare animi piuttosto accesi in campo. Senza troppe emozioni, si arriva al 27′, minuto nel quale Hallfredsson cerca la porta dal limite dell’area avversaria di sinistro, ma la sfera finisce alle stelle. Tre minuti dopo l’Avellino, con Dossena di testa, si fa vivo dalle parti di Dini, ma la conclusione del classe ’98 non trova lo specchio della porta.

Ronaldo è invece pericoloso con una conclusione bassa al 34′, che tuttavia si spegne sul fondo e Pane ben posizionato. Il capitano biancoscudato ci riprova un paio di minuti più tardi, ma la difesa biancoverde devia in corner. Proprio da questo angolo, nasce il colpo di testa di Kresic (troppo solo nella circostanza), che porta il Padova in vantaggio. A questo punto gli ospiti si scoprono di più alla ricerca del pareggio, gli uomini di Mandorlini si limitano a controllare la reazione, prima di arrivare al riposo di metà gara.

Il secondo tempo di Padova-Avellino

Trascorsi due minuti dall’inizio della ripresa, Della Latta smanaccia Maniero che cade in area e l’arbitro Cosso decide per il penalty in favore degli irpini. Sulla prima battuto del bomber, Dini respinge, ma lo stesso Maniero, di testa, ribadisce a rete e il match torna in parità.

Al 58′ Carriero sfrutta uno spazio lasciato lasciato libero dalla difesa di casa per calciare in porta, Dini devia in angolo e poi si arrabbbia con la difesa. Sei minuti più tardi Chiricò va a terra su un contraston con Tito nell’area irpina, i biancoscudati chiedono il rigore che tuttavia non viene concesso. Un minuto dopo Curcio sfiora dalla distanza la rete del possibile pareggio, ma è bravo Pane a deviare in corner.

Al 78′ D’Angelo raccoglie un pallone vagante al limite dell’area avversaria, carica il destro, ma conclude troppo largo. Salvo un paio di occasioni per il Padova nei minuti di recupero per Kresic e Biasci, i 22 in campo non trovano il modo di graffiarsi ulteriormente. Mercoledì il ritorno al “Partenio-Lombardi”.

I Promossi

Ronaldo-Kresic (Padova): il primo è di gran lunga l’uomo più pericoloso tra quelli di Madorlini nella prima parte di gara, mentre il difensore è nel posto giusto al momento giusto, per portare in vantaggio i padroni di casa, sfiorando al termine anche la doppietta personale. In una gara con tante interruzioni e poco gioco, le loro prestazioni convincono.

Maniero (Avellino): in una gara complessa come quella di questa sera, mantenere la lucidità dal dischetto e insaccare dopo una prima parata del portiere avversario, è qualcosa che vale davvero molto. Il bomber non ha molte altre occasioni per entrare nel tabellino dei marcatori, ma sfrutta in mdo decisivo quella dal dischetto del penalty. Non perdere oggi era importantissimo.

I Bocciati

Della Latta (Padova): una sua manata sul volto di Maniero, spinge l’arbitro Cosso a concedere il penaly che il bomber biancoverde, in qualche modo, rasforma nella rete del pareggio. A rivedere l’azione si ha l’impressione che il giocatoe del Padova sia fin troppo precipitoso e irruento, anche se il rigore concesso, a onor del vero, rimane una questione di opinione. Una macchia in una gara comunque generosa, che si poteva evitare.

Primo tempo (Avellino): chissà se mister Braglia aveva preparato questa gara nel modo in cui abbiamo visto giocare l’Avellino nel primo tempo. Nella ripresa, complice anche il gol incassato, gli irpini alzano il loro baricentro e l’Avellino appare ben meno dimesso che nella prima parte di gara. Questa seconda versione della squadra campana, è di certo piaciuta di più.

Autore: Adriano Fiorini

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