Dal 1 settembre Benedetto Vigna sarà il nuovo amministratore delegato della Ferrari. Un annuncio tanto atteso dopo le dimissioni di Louis Camilleri arrivate all’inizio di dicembre del 2020 e la carica passata ad interim nelle mani di John Elkann.
Data la notizia, importante per la Casa e il team di Maranello, è bene cercare di inquadrare il manager erede di Camilleri che avrà il compito – con onori e oneri – di portare avanti, nel futuro, un’impresa, un marchio, una storia così prestigiosa come quella del Cavallino Rampante.
La prima cosa evidente è che Vigna non abbia mai occupato ruoli rilevanti nella gestione di imprese direttamente collegate all’automotive, anche se, indirettamente, ha spesso sfiorato il mondo delle 4 ruote.
Originario di Pietrapertosa (Potenza), 52enne, Vigna fa parte di STMicroelectronics è attualmente responsabile del Gruppo Analogici, Micro-electromechanical Systems e Sensori, ovvero il business maggiore di ST dell’anno passato.
Il nuovo CEO della Ferari è un fisico subnucleare grazie alla laurea con lode conseguita nel 1993 all’Università di Pisa. 2 anni più tardi, nel 1995, è stato il fondatore delle attività MEMS di ST, azienda per cui ha iniziato a lavorare proprio in quell’anno.
Tanto per sottolineare l’apporto dato alla tecnologia, Vigna è stato l’inventore di un sensore di movimento tridimensionale che è stato applicato anche agli airbag delle vetture. Lo stesso, dopo aver subito notevoli migliorie nel corso del tempo, è stato utilizzato nei comandi della console Nintendo Wii.
Nel corso della sua carriera, lunga 26 anni, Vigna ha acquisito esperienze approfondite per ciò che riguarda i semiconduttori, tecnologia che sta rapidamente trasformando l’automotive. Il manager avrà così il compito di portare ulteriormente Ferrari nel mondo dell’applicazione di tecnologie di ultima generazione.
Le sue responsabilità sono state ampliate alla connettività, soluzioni di imaging e power management. Nel 2010, peraltro, è stato tra i finalisti del premio per l’Inventore europeo avendo progettato il sensore di movimento tridimensionale usato nei controlli senza cavo della console Nintendo Wii. La ricerca di Vigna si era concentrata sulla riduzione di costo e miniaturizzazione dei sensori, a partire da quelli usati negli airbag delle automobili, con un risultato apprezzabile già nel 2001. Ha inoltre guidato una serie di iniziative di successo in nuove aree di business, con un focus particolare nei segmenti del mercato industriale e automobilistico. Un settore, quest’ultimo, che sta sempre più spostando la competizione nello sviluppo della guida autonoma elettrificata.
“La sua profonda conoscenza delle tecnologie che guidano gran parte del cambiamento della nostra industria, le sue comprovate capacità di innovazione, l’approccio imprenditoriale e la sua leadership rafforzeranno ulteriormente Ferrari scrivendo nuovi capitoli della nostra storia”, dichiara John Elkann, presidente della casa di Maranello, che all’assemblea annuale lo scorso aprile aveva annunciato il primo modello elettrico per il 2025. Rafforzare la leadership di Ferrari come produttore delle “vetture più belle e tecnologicamente avanzate al mondo” sarà la priorità del nuovo ad, spiega l’azienda. “È un onore straordinario” ha dichiarato Vigna, che ha espresso “entusiasmo per le grandi opportunità che potremo cogliere” e “profondo senso responsabilità”.