La Nato si pronuncia sulla questione Cina: “Non stiamo entrando in una nuova Guerra Fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico”.

La Nato non vuole una guerra fredda con la Cina

La situazione internazionale è complicata, ma la Nato non vuole aprire una guerra fredda con la Cina. Lo spiega il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg durante il doorstep organizzato prima del vertice Nato, che inizierà alle 13. Aggiunge inoltre che bisogna “affrontare insieme, come alleanza, le sfide che l’ascesa della Cina pone alla nostra sicurezza”.

“Con la Cina”, ha proseguito, “siamo impegnati sui cambiamenti climatici e sul controllo degli armamenti ma la sua struttura militare e il suo comportamento” finalizzato ad “aumentare la sua influenza pongono delle sfide all’Alleanza Atlantica”. La Cina “non condivide i nostri stessi valori” di democrazia e diritto, continua Stoltenberg.

Un passato lungo più di 60 anni

Nel 1947 si venne a creare una contrapposizione politica, ideologia e militare tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: Stati Uniti e Unione Sovietica. Si trattò sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall’altro. Ben presto si giunse alla divisione dell’Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della NATO) e Oriente, (l’Unione Sovietica) oltre che a paesi non allineati.

Questa contrapposizione prese il nome di Guerra Fredda. Fredda perché la tensione tra i due schieramenti non si concretizzò mai in un conflitto militare.

Le fasi più critiche e potenzialmente pericolose della guerra fredda furono due: la prima, compresa fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, e la seconda, circoscritta alla prima metà degli anni ottanta. La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino e la successiva dissoluzione dell’Unione Sovietica.

Ma realmente, è mai giunta al termine? Proprio recentemente, subito dopo l’insediamento di Joe Biden all’interno della Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno iniziato a mostrare tolleranza zero verso Russia e Cina che al contempo hanno iniziato ad indurire le loro posizioni e a formare un asse in funzione anti-occidentale

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