Nel mattino di giovedì 17 Giugno circa 500 poliziotti sono entrati nella sede dell’Apple Daily, il più importante giornale pro-democrazia di Hong Kong. Nel blitz sono stati arrestati 5 dirigenti, incluso il direttore Ryan Law. Il proprietario dell’Apple Daily, il tycoon dei media Jimmy Lai, è già in prigione dalla fine del 2020 e recentemente era stato condannato una seconda volta ad altri 14 mesi di reclusione per via della partecipazione ad una manifestazione di protesta pro democrazia nel 2019.
La nuova stretta della Cina su Hong Kong, attraverso la legge sulla sicurezza nazionale del giugno 2020, continua ad attaccare la resistenza democratica e il dissenso. I dirigenti del giornale sono stati arrestati per “collusione con un paese straniero o con elementi esterni per mettere in pericolo la sicurezza nazionale”. I reati sono stati trovati in “oltre trenta articoli”, come afferma Li Kwai-wah, capo della divisione di sicurezza nazionale della polizia. Gli articoli incriminati sono stati scritti nel 2019 e secondo Li Kwai-wah “ci sono forti prove che gli articoli in questione abbiano giocato una parte cruciale nella cospirazione che ha fornito munizioni agli stati stranieri, istituzioni e organizzazioni per imporre sanzioni“. Il capo della sicurezza della città John Lee ha accusato i 5 dirigenti arrestati di usare “il lavoro giornalistico come un mezzo per mettere in pericolo la nazione”, sottolineando come “i giornalisti normali sono diversi da queste persone” e invitando quindi a “stare lontani da loro”.
I dirigenti arrestati sono il direttore Ryan Law, l’amministratore delegato Cheung Kim-hung, il direttore operativo Chow Tat-kuen, il vicedirettore capo Chan Puiman e il capo redattore esecutivo Cheung Chi-wai. Inoltre il sovrintendente senior Steve Li ha affermato che “Gli asset di tre compagnie – Apple Daily Limited, Apple Daily Printing Limited e Apple Daily Intellect Limited – sono stati congelati”, una cifra pari a 18 milioni di dollari hongkonghesi, circa 2,3 milioni di dollari americani. L’Apple Daily riporta inoltre che i computer di 38 giornalisti sono stati ispezionati. Il giornale ha poi lanciato un messaggio ai suoi lettori: “La protezione della libertà di stampa a Hong Kong è appesa a un filo. Tutti i membri di Apple Daily rimarranno saldi e fermi”.
L’irruzione e gli arresti vengono dopo un periodo di continui arresti volti ad attaccare il movimento pro democrazia a Hong Kong. A maggio era stato infatti nuovamente condannato ad altri 14 anni di carcere Jimmy Lai, proprietario dell’Apple Daily e uno dei leader del movimento pro democrazia, mentre il 4 giugno, il giorno del 32esimo anniversario di Piazza Tienanmen, è stata arrestata l’attivista Chow Hang Tung, vice presidente della Hong Kong Allience, organizzazione pro democrazia che da anni organizza il ricordo del massacro, che negli ultimi due anni è stato vietato ad Hong Kong.
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