Dopo 13 anni, Britney Spears riesce a raccontare la sua versione dei fatti in tribunale. Il giogo del padre Jamie Spears, iniziò nel 2008, dopo la crisi nervosa di Britney. Da quel momento, il padre non lasciò mai la presa e di fatto ancora oggi è il suo tutore legale.
Le dichiarazioni di Britney in tribunale
L’udienza, in cui la cantante americana potrà dire la sua è programmata per le 13:30, ora di Los Angeles. Verrà svolta online, per colpa della pandemia da Covid19. Quindi ancora non sappiamo cosa dichiarerà Britney in tribunale, ma il New York Times, ci dà un idea. Ieri, infatti ha anticipato il pensiero pop star pubblicando i documenti legali da cui emerge la sofferenza della cantante per il rigido sistema di controllo del padre Jamie. Come si può leggere dai documenti giudiziari il padre controlla ogni aspetto della sua vita. Ecco i documenti legali pubblicati dal New York Times.
Mentre Britney faceva i suoi concerti, il padre requisiva i suoi soldi e le concedeva una “paghetta” da duemila dollari a settimana chiedendo di verificare ogni minima spesa. Britney non ha mai chiesto formalmente finora di revocare la “custodianship” esercitata dal padre, come invece reclamano i fan in tutto il mondo riuniti nel movimento #FreeBritney. Già nel 2014, però, la cantante aveva espresso il suo malessere per questo l’istituto legale.
Federica Tocco
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