La procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte dell’attore Libero De Rienzo, trovato senza vita nel suo appartamento dove viveva all’Aurelio. Aveva 44 anni. L’ipotesi da cui gli inquirenti partono per condurre gli accertamenti è “morte in conseguenza di altro reato”, una formula utilizzata solitamente in caso di decessi connessi al consumo di stupefacenti.

A casa dell’attore e sceneggiatore nato a Napoli, ma a Roma da tutta la vita, i carabinieri non hanno però trovato alcuna traccia di stupefacente. Il pubblico ministero Francesco Minisci con l’apertura del fascicolo ha disposto comunque una serie di accertamenti, dall’autopsia agli esami tossicologici, proprio per battere ogni pista. A condurre i test saranno gli esperti del Gemelli.

Il cadavere dell’attore 44enne è stato trovato da un amico giovedì sera. L’uomo era andato a casa sua, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con lui, e una volta dentro ha scoperto il corpo e chiamato i carabinieri. I militari di Gianicolense sono arrivati all’appartamento intorno alle 21, e dal primo sopralluogo non sono emersi segni di violenza.

L’ipotesi iniziale è che si sia trattato di un malore, ma che cosa abbia ucciso De Rienzo non è ancora chiaro e la procura ha deciso di approfondire le circostanze della morte per escludere un atto di violenza o un’overdose. Il mondo del cinema a della cultura italiano, intanto, piange la morte di “Picchio”, che lascia la moglie e due figli di 2 e 6 anni: una notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno che ha lasciato senza parole amici e colleghi.