La fine della pandemia sembra ancora lontana, ed è per questo motivo che vale la pena di ribadire le regole che devono essere seguite per contrastare il contagio e prevenire la sua diffusione. Anche se in estate è difficile, sarebbe bene stare a casa il più possibile, o comunque tenersi alla larga dai luoghi troppo affollati. Tutti gli spostamenti che non sono strettamente necessari sono sconsigliati, ed è auspicabile rinunciare ancora per un po’ alle feste di compleanno, alle cene tra amici o agli aperitivi.
Le buone norme da ricordare
La pulizia delle superfici è un altro degli accorgimenti che vale la pena di mettere in pratica, per quanto si tratti di una via di trasmissione poco probabile. Tuttavia non si può escludere che il coronavirus resti attivo anche sulle superfici. Per non correre rischi, è utile sapere che una normale disinfezione a base di candeggina, e cioè con ipoclorito di sodio allo 0.1%, porta alla morte del virus entro un minuto; lo stesso dicasi per i prodotti che contengono etanolo 62-71% (il cosiddetto alcol etilico) e per il perossido di idrogeno allo 0.5%, che non è altro che acqua ossigenata. Anche le mascherine continuano a rimanere un presidio fondamentale per contrastare lo spargimento di secrezioni salivari e respiratorie. Sono raccomandate a tutte le persone anziane e che hanno patologie, oltre che alle persone infette, a prescindere dal fatto che siano sintomatiche o meno.
Come comportarsi
Quello di lavarsi con attenzione le mani è un gesto che può apparire banale ma che in realtà è di grande importanza, molto di più di quel che si possa pensare. È necessario lavare le mani per non meno di venti secondi con acqua e sapone, ma in alternativa si può utilizzare anche una soluzione alcolica al 60%. Per quel che riguarda le persone con più di 75 anni, il consiglio è di restare a casa, o comunque di non frequentare luoghi affollati; questo tipo di precauzione deve essere messa in pratica anche dalle persone con oltre 65 anni colpite da patologie. Qualora si abbiano sintomi di tosse, raffreddore o febbre, è vietato andare in giro, e soprattutto occorre non entrare in contatto con nessuno. Si potrebbe trattare di una semplice influenza, ma non è detto che non sia una infezione da Covid. In presenza di sintomi sospetti è necessario fare riferimenti al 1500 e al 112, che sono i numeri di telefono che sono stati attivati per l’emergenza.
Attenzione ai luoghi pubblici
Quando ci si trova in un luogo pubblico, si devono mettere in atto le stesse precauzioni a cui si ricorre quando si tenta di contrastare il contagio delle influenze di stagione. Dopo aver toccato una sedia, una maniglia o una porta è bene lavarsi le mani, anche per prevenire un contagio di tipo batteriologico. Come sempre è importante rispettare la distanza di sicurezza dagli altri, mentre se si deve starnutire o tossire bisogna coprirsi il naso con un fazzoletto o con il gomito; ovviamente poi il fazzoletto dovrà essere buttato.
Il nebulizzatore per la sanificazione
Sanificare gli ambienti è un altro dei compiti a cui ci si deve dedicare, e a tale scopo si può ricorrere a un nebulizzatore: un dispositivo davvero comodo e semplice da utilizzare, che si presta alla disinfezione di qualunque tipo di superficie. Il vantaggio è che non bagna, e ovviamente è utile per attenuare il rischio di entrare in contatto con il coronavirus. Un dispositivo fondamentale e capace di nebulizzare qualunque tipo di liquido non viscoso e sanificante, con luci led UV. Si può impiegare non solo per gli ambienti di casa, ma anche nelle palestre, nelle scuole, nei negozi, in ufficio o in macchina. Ma non è tutto, perché vi si può far affidamento anche per sanificare le buste della spesa, i pavimenti, i vestiti, le scarpe, i cappotti e le mascherine: tutto ciò che si deve fare è unire alla soluzione igienizzante del serbatoio l’acqua.
No agli abbracci
Le strette di mano, così come gli abbracci e i baci, sono da mettere nel cassetto dei ricordi per un po’ di tempo: non è ancora possibile ripetere le abitudini di prima. D’altro canto, è meglio compiere questa piccola rinuncia piuttosto che correre il pericolo di ammalarsi. Per altro, tanto più ci si avvicina a qualcuno e tanto più può essere alta la carica virale. La distanza di sicurezza è molto importante anche perché nel momento in cui attraverso lo starnuto o la tosse un soggetto sintomatico produce delle goccioline, la carica del virus si riduce. Quando si interagisce con un interlocutore, pertanto, è essenziale rispettare la distanza di un metro, in modo da evitare il contagio aereo, vale a dire il contagio diretto con soggetti potenzialmente positivi. Per essere precisi, la distanza di sicurezza è di 1 metro e 82 centimetri, e corrisponde al droplet: questa è la misura di cui si deve tenere conto per non inalare le piccole gocce delle diverse secrezioni che finiscono nell’aria dopo uno starnuto. Come calcolare la distanza giusta? Si tratta più o meno di sei passi.
Le mani
Le mani non devono essere messe sugli occhi, sul naso o sulla bocca. Come ormai è stato accertato, proprio le mani rappresentano uno dei veicoli di trasmissione più importanti non solo del coronavirus, ma più in generale dei virus, oltre che dei batteri. Il motivo è presto detto, e va individuato nella grande quantità di superfici con cui si entra in contatto, dai corrimano ai rubinetti dei bagni, passando per gli ascensori, i pulsanti dei citofoni e le maniglie. Sono tutte superfici sulle quali ci sono residui di secrezioni salivari o respiratorie, e non si può escludere che queste provengano da persone positive al coronavirus. Le mani, nel caso in cui siano contaminate, possono portare il virus sulle mucose, cioè nei punti in cui attecchisce. Ecco spiegata la ragione per la quale esse devono essere lavate con la massima attenzione e non toccare la bocca o il naso.