Il 25 luglio nasceva Elias Canetti, Premio Nobel per la letteratura nel 1981. Lui, scrittore, saggista e aforista dal gusto tragico grottesco.

Elias Canetti, Premio Nobel per la letteratura

Figlio di ebrei portoghesi, il giovane Elias Canetti farà del tedesco la sua lingua madre, permettendogli di proseguire gli studi a Vienna per poi naturalizzarsi a Londra, dove avrà luogo la sua straordinaria carriera letteraria. Nel 1931 esordisce con il romanzo, “Auto da fè“. Questa, opera dal sapore malinconico in cui si esplorano gli angoli più profondi della solitudine. Il romanzo, inoltre, si rivela una sottile allegoria dell’avvento distruttivo del totalitarismo. Quella letteraria sarà così per Canetti una vera e propria missione, tanto da dedicarsi integralmente al progetto sulla psicologia di massa. Progetto psicologico e antropologico che confluirà nel volume di “Massa e Potere (1960)”, in cui possiamo rintracciare una circolarità con il precedente “Auto da fè“.

Con un’autobiografia, pubblicata in più volumi tra il 1977 e il 1985, si annovererà presto uno dei massimi esponenti letterari del Novecento. “La lingua salvata“, “Il frutto del fuoco“, “Il gioco degli occhi” e “Party sotto le bombe” sono i volumi che costituiscono un vero e proprio Bildungsroman. Un viaggio in un’epoca al confine tra modernità e progresso scrutando la dimensione più intima e personale dell’autore. Alla luce di questo capolavoro letterario dal gusto tragico grottesco, verrà insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1981.

Annagrazia Marchionni

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