Fiaccolate in 12 città, da Trento a Palermo, ed altri eventi per dire “no” al Green Pass obbligatorio. Continuano, in tutta Italia, le manifestazioni per protestare contro la decisione del Governo che dal 6 agosto prossimo ha reso obbligatorio il lasciapassare verde per una serie di attività.
Iniziative, nate quasi tutte online, che non stanno, però, registrando una grande partecipazione così come accaduto ieri a Roma dove circa mille persone erano presenti alla manifestazione indetta dai ristoratori del movimento IoApro.
Le fiaccolate serali, svolte in contemporanea anche a Milano, Torino, Bologna e Padova, con cartelli del tipo “Green pass misura dittatoriale” oppure “Noi siamo gli yes freedom”, sono state organizzate dal “Comitato libera scelta”, una onlus composta da “liberi cittadini” che, come afferma sul proprio profilo Facebook, si definisce “apartitica, apolitica, aperta a chiunque intenda sostenere la piena libertà di scelta in materia sanitaria”. All’evento di Roma però, in piazza del Popolo, con almeno un migliaio di persone dietro allo striscione “Uniti per la libertà di scelta, contro ogni discriminazione”, hanno annunciato la loro presenza anche alcuni parlamentari via web.
Si tratta, tra gli altri, dei leghisti Bagnai, Siri, Borghi e Pillon; ex M5S Paragone e Vittorio Sgarbi.
Nel corso della manifestazione contro il Green Pass a Roma sono state scandite a più riprese dai presenti le parole “libertà” e “giù le mani dai bambini”. Nel suo intervento Sgarbi ha detto: “Io non lo faccio perché ho paura del vaccino. Non abbiamo nessuno certezza che il vaccino sia stato testato. Io non voglio il vaccino, saranno fatti miei”.
A Torino una manciata di manifestanti si sono date appuntamento in piazza Castello, per un presidio.
Si è concluso, con una mini fiaccolata in piazza della Scala a Milano, il trittico di manifestazioni dedicate alla protesta contro il green pass. Più di duecento cittadini riuniti davanti a Palazzo Marino dal comitato ‘Libera scelta’ hanno infatti atteso l’imbrunire prima di accendere delle candele al grido di ‘libertà dai vaccini’, ‘ricatto’ e ‘giù le mani dai bambini’. Diversi i cartelli esposti dai manifestanti, da “green pass = ricatto” a “+ De Donno – Burioni”, fino a “liberi di scegliere”, ma anche alcune bandiere tricolori e una gigantografia del medico suicidatosi ieri, Giuseppe De Donno, al quale è stato dedicato anche un minuto di silenzio, un lungo applauso e il coro “verità, verità”. “E’ pericoloso fare la vaccinazione di massa a tutti – dice un manifestante prendendo la parola dal centro della piazza -. Quella che ‘senza la vaccinazione di massa a tutti non ne usciremo’ è una favoletta. Gli italiani si stanno vaccinando solo per non avere rotture. Lo sappiamo che è un falso rimedio”. “Il green pass è una cosa nazista, e il parallelo non è assolutamente esagerato. È criminale che i governanti incitino alla violenza e alla divisione – prosegue un altro organizzatore della manifestazione -. Quando tra una settimana qualcuno spaccherà una vetrina perché non fanno entrare chi non ha il green pass, non saremo noi”.
“Giù le mani dai bambini”
Nel corso della manifestazione sono state scandite a più riprese dai presenti le parole “libertà” e “giù le mani dai bambini”. Nel suo intervento Vittorio Sgarbi ha spiegato: “Io non lo faccio perché ho paura del vaccino. Non abbiamo nessuno certezza che il vaccino sia stato testato. Io non voglio il vaccino, saranno fatti miei”.