Non si arresta la protesta per i diritti delle donne afghane a Kabul. Per il secondo giorno di fila attivisti e giornalisti, in prevalenza donne, sono scesi in piazza contro le politiche dei talebani che, nonostante i proclami di cambiamento e apertura, hanno dichiarato di voler applicare la legge patriarcale e autoritaria della sharia. In un video pubblicato dall’emittente «Tolo News» su Twitter viene mostrato il tentativo dei talebani di sciogliere la protesta. Diverse testimonianze hanno denunciato l’uso della violenza e dei gas lacrimogeni per disperdere la folla diretta verso il palazzo presidenziale. Altre manifestazioni di protesta si sono verificate nei giorni scorsi nella cittadina di Herat.

Alcune decine di donne ed attiviste della società civile afghane hanno manifestato davanti al Palazzo presidenziale, a Kabul, per chiedere alla comunità internazionale e ai talebani di rispettare i loro diritti politici, economici e sociali. Lo riporta l’emittente locale, Tolo News, all’indomani di una protesta simile svoltasi ad Herat, nell’Ovest del Paese, in cui le donne hanno chiesto ai nuovi padroni del Paese di garantire loro una presenza nel futuro governo. Un documento che circolava tra le manifestanti chiede che alle donne venga garantito il diritto all’educazione e la libertà di parola, come pure il diritto a contribuire alla vita politica e sociale del Paese. In un video pubblicato dall’emittente su Twitter viene mostrato il tentativo dei talebani di sciogliere la protesta. Diverse testimonianze hanno denunciato l’uso della violenza e dei gas lacrimogeni per disperdere la folla diretta verso il palazzo presidenziale. Altre manifestazioni di protesta si sono verificate nei giorni scorsi nella cittadina di Herat.