Afghanistan, donne in piazza per diritto al lavoro e partecipazione politica

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Di Maria Paola Pizzonia

Ad Herat in Afghanistan le donne sono scese in piazza per protestare: rivendicano il diritto al lavoro e partecipazione nel nuovo governo. Dichiarano: “È nostro diritto avere istruzione, lavoro e sicurezza”

“Non abbiamo paura, siamo unite”

Così gridano le donne afghane che erano in piazza ad Herat, ad ovest dell’Afghanistan. Sono una cinquantina le donne afghane che sono scese a manifestare. La protesta nasce per ottenere il diritto al lavoro e la partecipazione nel nuovo governo del Paese. 

“È nostro diritto avere istruzione, lavoro e sicurezza”

La manifestazione arriva proprio mentre i militanti islamisti dicono di essere vicini alla formazione del loro governo.

Il governo dei Talebani:

Hibatullah Akhundzada sarà la Guida Suprema del governo talebano. Dal negoziatore Baradar al figlio del mullah Omar. Ma non è finita ecco gli altri nomi. Ci vorrà un po’ di concentrazione, ma è fondamentale conoscere le cause che spingono queste donne a scendere in piazza a manifestare.

Procediamo con ordine. A governare l’Afghanistan dopo la partenza della coalizione internazionale sarà Hibatullah Akhundzada. Inoltre il leader dei Talebani verrà nominato Guida Suprema nel nuovo esecutivo. L’esecutivo sarà formato dagli studenti coranici. Un incarico teocratico simile a quello ricoperto in Iran dall’ayatollah Ali Khamenei e che farà di Akhundzada la più alta carica del Paese conferendogli l’ultima parola su tutte le questioni politiche, religiose e militari.

Appena sotto di lui nella gerarchia di comando dovrebbe collocarsi Abdul Ghani Baradar. Questi è fondatore del gruppo insieme al mullah Omar. Ha anche negoziato con gli Stati Uniti. Parliamo degli accordi di Doha.

La protesta delle donne in Afghanistan:

Una delle organizzatrici della protesta, Basira Taheri, ha chiesto che i talebani includano le donne nel nuovo esecutivo. Non è una dichiarazione che esprime un’affiliazione ideologica precisa dei manifestanti. Si tratta più che altro di una chiara richiesta di partecipazione della vita politica e inserimento nel processo decisionale.

“Vogliamo che i talebani tengano consultazioni con noi”

Basira Taher

ha sottolineato. Le donne sono sempre state marginalizzate nelle questioni di natura politica nel Medio Oriente. A tal proposito a aggiunto:

“Non vediamo donne nelle loro riunioni”

Basira Taher

Intanto, fonti talebane hanno rilasciato utili informazioni sulla situazione politica nel paese. Hanno dichiarato che l’annuncio del nuovo governo potrebbe arrivare domani dopo le preghiere del pomeriggio. Secondo le indiscrezioni circolate ieri, per il nuovo esecutivo era questione di ore.