L’acchiappasogni – Dreamcatcher” (2003) è un film basato sull’omonimo romanzo del re dell’horror, Stephen King, che la leggenda vuole abbia venduto i diritti per la trasposizione cinematografica al costo di un solo dollaro. La versione filmica per la regia di Lawrence Kasdan arriva stasera alle 21.20 su Rai 4.

Nel film si intrecciano diversi topoi dei film dell’orrore nell’unica trama di un film da 68 milioni di dollari che ha avuto una tiepidissima accoglienza. Vi troviamo poteri soprannaturali, la minaccia di un virus ancora incomprensibile e delle presenze aliene in un coktail che non viene sorretto da una forte struttura narrativa.

Trailer de “L’acchiappasogni” (2003)

“L’acchiappasogni”: 3 declinazioni dell’horror in un unico film

“Il male è riuscito a passare”

da “L’acchiappasogni” (slogan promozionale)

Le premesse del film risalgono al passato, rispetto all’arco temporale che coincide con il corpo del film. Al centro delle vicende ci sono quattro amici d’infanzia legati da un’esperienza soprannaturale. Dopo aver salvato altruisticamente da una banda di bulli il giovane Duddits (Donnie Wahlberg), un ragazzo affetto dalla sindrome di Down, il ragazzo offe loro come dono di ringraziamento dei poteri telepatici.

Anni dopo, i quattro continuano a coltivare il loro rapporto riunendosi nell’immaginaria cittadina di Derry per cacciare nei boschi e trascorrere del tempo insieme in una baita. Quest’anno, però, c’è qualcosa di diverso: la zona è sorvegliata dalle forze militari e i quattro uomini cominciano ad assistere a strane scene.

In uno scenario dominato dalla neve, al cinema spesso simbolo di isolamento e vulnerabilità, comincia a delinearsi la minaccia di un virus sconosciuto che forse è legato all’esperienza con Duddits.

Debora Troiani

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