Ogni anno nel mondo muoiono un milione di persone per suicidio secondo la World Health Organization. L’eutanasia, una possibile soluzione di riduzione dei suicidi a fianco ai programmi di prevenzione con finanziamenti e ricerche sul tema.

Ogni anno si sensibilizza la comunità scientifica e la popolazione affrontando temi diversi sul fenomeno dei suicidi

Si celebra oggi la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Una ricorrenza nata per sensibilizzare la comunità scientifica e la popolazione sulla prevenzione di questo fenomeno. Ogni anno viene discusso un nuovo tema e vengono presentate ricerche, risultati e nuove prospettive nell’ambito della prevenzione del suicidio nel mondo. Queste iniziative sono fortemente sostenute dall’International Association for Suicide Prevention (IASP), co-sponsorizzate dalla World Health Organization (WHO).

«Sviluppare globalmente la consapevolezza che il suicidio è una delle cause di morte che più di ogni altra può essere prevenuta, attraverso strategie preventive per il suicidio delineando i punti chiave e le linee guida su scala nazionale; evidenziare da un punto di vista pragmatico i numerosi programmi di prevenzione attualmente attivi, le possibili fonti di finanziamento, i risultati delle ricerche e le attività collocate localmente nei vari strati della comunità sono solo alcuni aspetti che possono contribuire a ridurre il numero delle vittime» – scrive nel suo blog oggi il giornalista Carlo Troilo.

Secondo la WHO, ogni anno nel mondo muoiano un milione di persone per suicidio e ogni minuto ci sono più di due morti per suicidio. Troilo ricorda inoltre che in molti paesi industrializzati il suicidio può essere la seconda o terza causa di morte tra gli adolescenti e i giovani adulti. In questi ultimi anni infatti più studenti hanno deciso di porre fine alla propria vita perché maltrattati o bullizzati. Anche internet ha inoltre rivestito un ruolo determinante nel fenomeno dei suicidi fra gli adolescenti.  Basti pensare alla circolazione e diffusione di alcuni giochi violenti sulla rete, come Balena Blu, che spingeva i giocatori a compiere gesti estremi fino ad arrivare a togliersi la vita.

Legalizzare l’eutanasia per prevenire i suicidi

Secondo il giornalista Troilo, che oggi sul suo blog dedica un lungo articolo alla Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, l’eutanasia potrebbe essere una soluzione alla riduzione dei suicidi. Come ben ricorda l’autore, secondo i dati Istat sono proprio una buona parte di malati inguaribili, che decidono di porre fine alla propria vita per smettere di soffrire fisicamente e psicologicamente.

Il tema dell’eutanasia ha coinvolto attivamente la cittadinanza in Italia che ancora in luglio ha aderito alla raccolta firme per richiedere un Referendum sulla sua legalizzazione. Un’iniziativa promossa dall’Associazione Luca Coscioni.

«È stata depositata nella Camera ancora 5 anni fa un disegno di lege di iniziativa popolare di legalizzazione della eutanasia con 76mila firme di cittadini ed elettori – ricorda Troilo –. Ora, grazie soprattutto al successo clamoroso dei referendum della Associazione Coscioni, l’obiettivo della legalizzazione della eutanasia appare meno irraggiungibile».