Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio a Milano alla scoperta di una grande poetessa contemporanea. Parleremo di sarcasmo, dolore, passione e desiderio. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Patrizia Valduga e alle sue opere.

“Quando mi chiedono come mai non uso il verso libero, rispondo che non esistono versi liberi, ma io personalmente non saprei quando andare a capo.”

Cosi Patrizia Valduga parla del suo personale modo di comporre versi a forma chiusa di cui è maestra in un’intervista. Stiamo d’altronde parlando di un’autentica diva delle poesia, capace di parlare negli stessi versi di dolore, sarcasmo e amore. Una donna dal pathos profondo che ha preso senza paura, con le sue poesie, anche una posizione politica.

Patrizia Valduga, quarant’anni di grandi opere

Intervista a Patrizia Valduga, fonte premioletterariocast

Quelli di Patrizia Valduga sono quarant’anni di grandi versi cominciati nel 1982. In quell’anno pubblica la sua prima raccolta di poesie intitolata “Medicamenta”. La sua è una riscoperta in chiave moderna della poesia classica fatta di sonetti, ottave e terzine dantesche. Qui inizia il suo schema severo che procederà anche con le opere successive. Tra esse vogliamo ricordare “Cento quartine e altre storie d’amore”, “Quartine. Seconda centuria” e “Lezioni d’amore”. Le prime due hanno fatto della Valduga la regina delle quartine che vengono utilizzate con successo per descrivere il complicato rapporto tra uomo e donna e il desiderio di coppia. Il tutto descritto tra sarcasmo, dolore e malinconia. La conclusione di questo viaggio è “Lezioni d’amore” con cui la Valduga esamina il percorso del desiderio inteso come perdita e umiliazione dell’io razionale.

I riconoscimenti letterari e le traduzioni

Patrizia Valduga ha avuto diversi riconoscimenti letterari tra cui il Premio Viareggio Opera Prima di poesia nel 1982 e il Premio speciale alla carriera alla XIV edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa nel 2012. La Valduga è, infine, anche abile traduttrice di diversi autori tra cui John Donne, Molière, Stéphane Mallarmé, Paul Valéry, Tadeusz Kantor.

Stefano Delle Cave