Hamilton e Verstappen non cedono di un millimetro. La battaglia fra i due, nonostante le penalità inflitte ai due, è il simbolo di questa stagione tiratissima di F1. Mancano sette gare alla fine ed ogni fattore dovrà essere preso in considerazione.
F1: Hamilton e Verstappen, le risorse dei due
In F1 le gare e le stagioni vengono molto spesso decise da fattori riguardanti il motore o tutto ciò che concerne l’efficacia della macchina. Max Verstappen ha installato la quarta power unit sulla sua RB16B ed è riuscito a rimontare dall’ultimo al secondo posto in modo da mantenersi ancora in corsa per il titolo. La Mercedes valuta di fare lo stesso. Il team aveva già montato un’altra unità motrice che ha sostenuto la vettura già a Zandvoort, Monza e Sochi. Tre gare. Troppo per pensare di continuare con la stessa. Il pilota olandese della Red Bull sarebbe, quindi, in una posizione privilegiata rispetto ad Hamilton che ancora deve cambiare unità motrice. Nelle prove libere del Gp d’Olanda il sette volte iridato si è fermato per un guasto al V6 di Brixworth. Si trattava del motore numero uno, il meno importante, ma che ha stressato il secondo ed il terzo., i quali dovrebbero arrivare a fine campionato. Aleggia, ovviamente, del pessimismo.
Penalità per Hamilton e chance per Verstappen
A Sochi (Russia) è arrivata la seconda penalità per Hamilton dopo la prima di Monza. La Mercedes e il pilota inglese sono stati sanzionati per aver comunicato solo le modifiche di tre parametri della vettura e sono stati retrocessi di 15 posizioni. Inoltre, le modifiche succitate, necessarie da apportare alla vettura, qualora non si effettuassero, potrebbero portare la Mercedes a rincorrere (e a veder scappare) la Red Bull dell’olandese. Tutto è ancora da definire, ma certo è che Hamilton non potrà correre altre sette gare con la stessa unità motrice e che dovrà con furbizia valutare il momento giusto per cambiare e applicare una nuova strategia.
Lorenzo Tassi