Lo show primavera-estate 2022 di Louis Vuitton al Louvre è stato segnato dall’irruzione di un’attivista climatica. La donna, appartenente al movimento internazionale “Extinction Rebellion”, è apparsa in passerella con un lenzuolo bianco tra le mani che recitava “Overconsumption=extinction“, consumo eccessivo uguale estinzione.
Louis Vuitton, lo stilista scortato da un bodyguard dopo l’irruzione
Al Passage Richelieu del Louvre, un blitz ambientalista ha rischiato di interrompere la sfilata di Louis Vuitton nell’ultimo giorno della Paris Fashion Week. Un’attivista di “Extinction Rebellion” ha guastato l’atmosfera sfarzosa dei balli settecenteschi portata in passerella da Nicholas Guesquière. La donna è apparsa tra le modelle per sabotare la sfilata e riportare l’attenzione sui cambiamenti climatici. In pochi secondi gli uomini della sicurezza l’hanno prontamente allontanata e lo show è proseguito normalmente. Alla fine della sfilata lo stilista è apparso scortato da un bodyguard e nella stessa giornata ha cancellato il suo account Instagram.
La donna era salita in passerella per denunciare l’impatto dell’industria della moda sull’ambiente, proprio nella settimana seguente a quella dedicata alla Terra, segnata dal pre-vertice ONU a Milano. Il movimento protagonista dell’irruzione ha riferito che la polizia ha arrestato due dei loro attivisti. Inoltre, sembrerebbe che dietro l’organizzazione del blitz ci siano anche il movimento “Youth4Climate“, protagonista nei giorni scorsi del pre-vertice a Milano, e gli attivisti di “Amis de la Terre“.
Dopo l’azione degli attivisti per il clima, il settore della moda è tornato al centro delle polemiche in merito a spreco e inquinamento. In un mondo dove sempre più persone chiedono maggiore attenzione all’ambiente da parte di imprese e istituzioni, il fast-fashion non può più restare a guardare. L’irruzione ambientalista alla sfilata di Vuitton chiede al settore moda di ripensare i propri processi produttivi e il ritmo delle collezioni. Già Giorgio Armani lo scorso anno, in piena pandemia, aveva dichiarato che “la moda ora deve rallentare il suo ritmo insostenibile“.
Giulia Panella
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