Sullo scioglimento di Forza Nuova, Stefano Ceccanti, capogruppo del PD nella commissione Affari Costituzionali alla Camera, ha raccontato la “distorsione comunicativa” avvenuta in Senato.
Scioglimento di Forza Nuova, Ceccanti precisa: “Odg e mozione sullo stesso piano”
Stefano Ceccanti è intervenuto riguardo un problema comunicativo che è avvenuto ieri in Senato. L’occasione è stata la presentazione delle mozioni da parte di quattro partiti per lo scioglimento di Forza Nuova. A volere lo scioglimento di Forza Nuova, dopo quanto accaduto il 9 ottobre a Roma, sono Partito Democratico. Italia Viva, M5S e Leu.
In Senato c’erano dunque quattro mozioni diverse presentate dai quattro partiti, che sono poi confluite in un unico ordine del giorno. Con l’odg i partiti chiedevano all’esecutivo di:
[…] Valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Fn e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista, artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.
L’ordine del giorno si basa sulla legge Scelba del 1952, che vieta la ricostruzione dei partiti di ispirazione fascista. Il Senato ha approvato il testo, anche con l’astensione di Lega e Forza Italia e FDI che ha votato contro.
Tuttavia, non sono mancati i problemi in aula dovuti a una incomprensione sul piano comunicativo. Il capogruppo PD alla Camera Stefano Ceccanti ha parlato di “incredibile distorsione comunicativa”, legata ai concetti di “mozione” e “ordine del giorno”:
E’ accaduta un’incredibile distorsione comunicativa: è passato un messaggio del tutto infondato in termini di diritto parlamentare. Non è ben chiaro chi abbia diffuso per primo questa tesi priva di basi reali.
Secondo Ceccanti l’ordine del giorno è stato interpretato come “uno scolorimento delle mozioni originarie“, nonostante il grado di vincolo sia lo stesso e ha poi proseguito spiegando:
Il contenuto è identico a quello originario. Si richiede lo scioglimento lasciando al Governo la scelta dei tempi e dei modi tra i due possibili nella legge Scelba: decreto-legge più o meno immediato o decreto ministeriale dopo una sentenza. Anche lì però c’è chi aveva sbagliato dicendo che nella mozione c’era scritto solo decreto-legge, che in realtà nel testo non c’era.
Giulia Panella
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