Doppia assoluzione per Daniela Poggiali nell’appello ter per la morte di Rosa Calderoni e per la condanna in primo grado per la morte di Massimo Montanari. Era stato chiesto l’ergastolo dalla procuratrice generale Luciana Cicerchia ma la Corte di Appello di Bologna ha assolto l’imputata e ne ha chiesto la scarcerazione perchè il fatto non sussiste.
Assolta Daniela Poggiali
“Sono felicissima”. Così Daniela Poggiali ha commentato la sentenza della Corte di Appello di Bologna che la ha assolta dai delitti in cui era imputata. La Corte ne ha ordinato anche l’immediata scarcerazione perchè il fatto non sussiste. Accolte dunque le richieste degli avvocati Lorenzo Valgimigli e Gaetano Insolera. La procuratrice generale Luciana Cicerchia aveva invece chiesto l’ergastolo per la Poggiali per la morte di Rosa Calderoni e Massimo Montanari, datore di lavoro dell’ex compagno. L’ex infermiera di Lugo era già stata condannata all’ergastolo per il primo delitto e a 30 anni per il secondo poi è arrivata l’assoluzione.
I casi Calderoni e Poggiali
L’8 settembre 2014 era deceduta preso l’ospedale di Lugo l’anziana Rosa Calderoni. Per la sua morte era stata condannata all’ergastolo l’ex infermiera Daniela Poggiali. La donna era già stata radiata dall’albo degli infermieri per alcuni comportamenti inappropriati come le foto con lei sorridente davanti ad alcuni cadaveri. Poi le accuse di aver provocato la morte della Calderoni con un’iniezione di potassio. La Poggiali è stata poi accusata in primo grado e condannata a 30 anni per la morte di Massimo Montanari, l’ex datore di lavoro del suo ex compagno. “State attenti te e Montanari di non capitarmi tra le mani”, aveva detto la Poggiali sei anni prima del decesso dell’uomo avvenuto nel 2015. Ieri l’assoluzione e il ritorno oggi al carcere di Forlì dove raccoglierà le sue cose prima di essere scarcerata.
Stefano Delle Cave