Numerose sono le patologie di competenza del Proctologo direttore del reparto di chirurgia generale e delle patologie neoplastiche del colon-retto.

Affezioni proctologiche, terapia chirurgica della tiroide, calcolosi della colecisti, ernie della parete addominale, ecc.), ma un ruolo molto importante e delicato è quello del trattamento delle affezioni che per un corretto trattamento necessitano di un ambulatorio super specialistico “dedicato” con strumentazioni di ultima generazione. E proprio in quest’ottica prima di procedere ad ogni tipo di trattamento, sia esso conservativo che chirurgico, è estremamente importante valutare adeguatamente il quadro clinico del paziente in maniera corretta, anche all’ausilio di una diagnostica moderna. Presso il centro puoi prendere un appuntamento per la tua visita specialistica: chiama loro se sono le patologie di competenza della chirurgia generale Il medico specialista della Proctologia è indicato con il nome di Proctologo. E’ colui che si occupa di diagnosticare e curare tutte le problematiche di ambito proctologico poc’anzi citate. Ha quindi il compito di svolgere accurate valutazioni specialistiche necessarie per individuare e mettere in pratica opportuni percorsi terapeutici necessari per la guarigione del paziente

Esiste sempre una stretta collaborazione operativa tra lo specialista proctologo ed altri specialisti di ambiti ad esso vicini tra cui in particolare il Gastroenterologo, che si occupa dello studio e della cura delle patologie a carico dello stomaco, dell’intestino e in più in generale di tutto l’apparato digerente.Il percorso formativo è indubbiamente specialistico Il Proctologo infatti e’ innanzitutto un laureato in medicina e chirurgia, specializzato generalmente in gastroenterologia ed endoscopia digestiva e che comunque nel corso della propria carriera professionale ha svolto corsi ed approfondimenti in ambito Proctologico La prima fase di approccio dello specialista avviene tramite la visita proctologica. Essa ha lo scopo di analizzare e capire le sintomatologie riportate dal paziente e quindi di identificare un opportuno percorso terapeutico Nel corso della visita si eseguirà un colloquio, finalizzato ad individuare con accuratezza i sintomi accusati dal paziente e dunque i motivi per i quali quest’ultimo si è rivolto allo specialista Successivamente si procederà con la fase di ispezione diretta della parte interna ed esterna dell’ano. Nel corso di tale ispezione, più comunemente chiamata “esplorazione rettale”, viene chiesto al paziente di sdraiarsi sul fianco sinistro in posizione fetale

Dopo si procederà con l’esecuzione dell’esplorazione vera e propria che potrà essere eseguita sia in forma diretta con l’utilizzo, da parte dello specialista, di un guanto lubrificato (al fine di evitare qualsiasi dolore al paziente), sia tramite il ricorso a strumentazione endoscopica (anoscopia). Nel caso in cui si utilizzasse l’anoscopio per eseguire una valutazione strumentale dell’interno dell’ano, il paziente non sarà soggetto a nessun particolare dolore grazie alle ridotte dimensioni dello strumento, che sarà stato opportunamente lubrificato.Nell’ultima parte della valutazione specialistica, verrà formulato un parere da parte del Proctologo concernente il quesito clinico oggetto della visita. La valutazione proctologica potrà esaurirsi con la prescrizione di una terapia o con la richiesta, da parte del medico, di accertamenti specialistici, come ad esempio una colonscopia o una RX Una buona visita specialistica avrà una durata media non inferiore ai 45 minuti. Il tempo necessario può naturalmente subire delle importanti variazioni in base alla specifica situazione clinica del paziente; è consigliabile dunque per il paziente ritagliarsi un periodo di tempo non inferiore ai 60 minuti.