In passato chi voleva investire in borsa doveva presentarsi di persona presso gli uffici di un intermediario. Spesso si trattava di una banca, o anche di una società di gestione dei capitali. Nel caso di investimenti a lungo termine era possibile essere seguiti da un consulente interno al broker, che contattava il cliente periodicamente, per telefono o fissando appuntamenti di persona. Oggi è ancora possibile ottenere questo tipo di servizio, molte persone però preferiscono le soluzioni online. Per altro sono presenti numerosi siti per giocare in borsa online che offrono diversi strumenti finanziari oltre alla classica compravendita.
Come si investe in borsa
Il più classico investimento in borsa è la compravendita: si acquistano dei titoli azionari e li si conserva nel proprio portafoglio, per poi rivenderli quando le quotazioni salgono, o quando si intende ottenere della liquidità. Si tratta di un tipo di investimento rischioso, visto che non è facile, soprattutto per chi non è particolarmente addentro alle questioni economiche, cercare di prevedere i trend dell’andamento delle quotazioni di un singolo titolo. Può quindi capitare che dopo aver comprato delle azioni il loro valore scenda rapidamente per diversi giorni, o anche settimane. La parte fondamentale della compravendita sta nello scegliere il corretto bene da acquistare, è vero per i titoli azionari ma anche per qualsiasi altro bene, dalle abitazioni fino agli orologi antichi.
Investire con i derivati
Negli ultimi anni sta diventando sempre più semplice dedicarsi anche ad altre tipologie di investimenti, che utilizzano strumenti finanziari derivati. Si tratta di strumenti che non vanno a toccare i beni sottostanti, da cui derivano, che invece si preoccupano di speculare sull’andamento delle quotazioni di un bene. ETF, CFD, prodotti particolari come le criptovalute, tutti questi prodotti finanziari possono essere negoziati online, utilizzando appositi siti web, completamente dedicati a questo tipo di speculazione. Anche qui il rischio è decisamente elevato, soprattutto per chi non conosce il funzionamento dei derivati. L’investitore può infatti perdere quanto investito, a volte anche in pochi minuti. I potenziali guadagni sono però elevati, come avviene sempre negli investimenti: maggiore il rischio che si corre e maggiore anche la potenziale remunerazione.
Cominciare a investire online
Se per investire in passato era necessario recarsi presso gli uffici della società di brokeraggio, oggi le cose funzionano in modo molto più rapido e semplice. Chi desidera investire infatti lo può fare direttamente online, attivando un conto sul sito che preferisce. Può essere il sito di una banca, anche se solitamente per fare trading tramite questo tipo di strumento è necessario essere correntisti della singola banca, oppure un sito per il trading con i derivati. Ricordiamo che oggi alcuni siti che propongono speculazioni con strumenti finanziari derivati offrono ai propri clienti anche la possibilità di acquistare titoli azionari o di negoziare con le criptovalute. Sta al singolo investitore decidere quale siti prediligere e i mercati su cui speculare. Per attivare un account su questi siti è sufficiente inviare i propri documenti in formato digitale e versare dei fondi sul conto stesso, in modo da averli a disposizione per le speculazioni successive. Quindi una versione .pdf della carta d’identità e del codice fiscale e un qualsiasi metodo di pagamento elettronico sono più che sufficienti per investire online, oltre ovviamente a una connessione a internet.
Solo con il computer?
In passato chi voleva dedicarsi al trading online doveva necessariamente avere a disposizione un computer; in alcuni casi si doveva anche installare appositi software da utilizzare per il trading. Oggi le cose funzionano in modo più lineare e alla portata di chiunque. I broker che permettono di investire online infatti offrono ai propri clienti l’accesso ad apposite piattaforme. Con le credenziali si può quindi accedere alla piattaforma da qualsiasi tipo di dispositivo, in alcuni casi anche dallo smartphone, senza bisogno di installare alcun tipo di software. Utilizzare una piattaforma dallo smartphone rende decisamente più immediato cominciare a speculare sui mercati mondiali. Considerando anche il fatto che numerosi mercati sono attivi costantemente, si pensi ad esempio al forex o al mercato delle criptovalute.
Investire online è sicuro?
Non è possibile dare una risposta univoca a questo tipo di richiesta, anche perché nel mondo del trading sono purtroppo presenti anche truffatori e soggetti dalla fama non eccessivamente limpida. È vero per il trading online, ma lo è anche per qualsiasi tipo di rapporto in cui intercorra lo scambio di denaro. Non per niente la gran parte delle truffe utilizzano il nome di banche molto note o di società diffuse e ben conosciute, perché così i truffatori hanno maggiore sicurezza di poter diffondere i propri messaggi ovunque e di trovare soggetti sprovveduti, che cascano nei loro tranelli. Per chi si avvicina per la prima volta al mondo del trading online esistono però degli strumenti che consentono di verificare il sito tramite cui si sta speculando in uno o più mercati. Esistono infatti degli organismi di controllo, che verificano le società che offrono investimenti online, oltre che il loro operato nel corso del tempo. In Italia è la Consob che vigila sul settore degli investimenti, online e non solo. La Consob per altro offre anche le concessioni per poter attivare i siti tramite cui fare trading. Un sito sicuro deve presentare l’autorizzazione a operare in Europa da parte della Consob o di un organismo simile e livello europeo o di uno Stato dell’Unione.
Quanto investire nel trading
Fermo restando che ogni singolo trader è libero di investire online quanto ritiene giusto e possibile, è importante ricordare il suggerimento che qualsiasi consulente sugli investimenti fa ai propri clienti: è sempre bene evitare di utilizzare il proprio capitale in un singolo ambito o con un singolo asset. Questo perché un errore nella scelta dell’investimento si ripercuoterebbe sull’intero capitale. Solitamente chi si dedica al trading online usa solo parte del capitale che ha a disposizione, diciamo tra il 20 e il 30% del totale. Consideriamo anche il fatto che in alcuni casi sono sufficienti poche centinaia di euro per cominciare a speculare; si ha tutto il tempo poi in futuro di valutare un investimento più importante.