Dopo i tre singoli anticipatori, arriva finalmente l’album di Bruno Mars e Anderson .Paak, ovvero i “Silk Sonic”. Il disco si intitola “An evening with Silk Sonic” ed è un viaggio soul-funk con numerosi featuring.
Le tracce dell’album di Bruno Mars e Anderson Paak
In nove mesi hanno rilasciato tre singoli, rendendo lunga l’attesa per i fan, ma finalmente oggi i “Silk Sonic” hanno pubblicato il loro primo disco. L’album di Bruno Mars e Anderson .Paak si intitola “An evening sith Silk Sonic” e contiene nove tracce dalle sonorità funk e soul.
Un lavoro old fashioned quello dei due artisti, a partire dalle modalità di promozione, con lunghi tempi di attesa tra un singolo e l’altro e pochissimi video promozionali o interviste. Anche la copertina dell’album richiama quelle atmosfere retrò, che tuttavia nell’album sono stemperate con ironia e sonorità moderne.
Per le melodie e i ritornelli dell’album il duo artistico ha tratto ispirazione dai suoni della “Motown” e da gruppi come Defonics, Stylistics e i The Whispers. Nella breve intro che apre il disco ritroviamo Bootsy Collins, il bassista che collaborò con James Brown e i Parliament.
Gli altri 8 singoli che seguono, tra cui i tre già pubblicati, sono un viaggio tra le sonorità di Philly sound, Teddy Pendergrass e Bobby Womack, rivisitate con una vena ironica. Questa si percepisce nettamente nel singolo “Smokin’out the window“, rilasciato circa una settimana fa.
Thundercat è invece il protagonista del featuring nel singolo “After last night”, a cui ha collaborato anche Collins, mentre Babyface ha scritto la ballata in classico stile r&b “Put on a smile”, dove Bruno mostra tutte le sue potenzialità vocali. Paak, d’altro canto, esprime al massimo le sue abilità di rapper in “Fly as me”, brano in pieno stile p-funk. Proprio in questa traccia gli appassionati del genere riconosceranno l’intro di “Rapper’s delight”, il successo del 1979 di The Sugarhill Gang. In tutto l’album si rincorrono atmosfere e citazioni più o meno evidenti di brani soul-funk, un omaggio al genere rivisto dall’eclettismo di Anderson .Paak e dalla versatilità di Bruno Mars.
Giulia Panella
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