Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Da inizio anno sono stati 108 i femminicidi in Italia, ovvero una vittima ogni 72 ore. Nel corso di questa settimana diverse aziende beauty hanno messo in campo iniziative di sensibilizzazione per sostenere la ricorrenza.
Le aziende della bellezza scendono in campo contro la violenza sulle donne
Da sempre le imprese del settore beauty si dimostrano attente alle tematiche femminili, non solo dal punto di vista estetico. In occasione del 25 novembre molte aziende hanno ideato progetti per sostenere centri antiviolenza e altre associazioni che aiutano le donne in difficoltà.
Il rossetto KIKO per aiutare Ai.Bi.
“Dona un sorriso alle donne vittime di violenza” è l’iniziativa di KIKO. L’azienda di Milano ha deciso che il ricavato di ogni rossetto acquistato tra il 18 e il 25 novembre sarà devoluto all’organizzazione Ai.Bi. L’Associazione Amici Dei Bambini è una no profit che aiuta le donne in difficoltà. Con questo progetto KIKO si impegna a finanziare gli sportelli di ascolto rivolti alle donne seguite all’interno delle comunità mamma-bambino. Per diffondere l’importanza dell’iniziativa, il personale dei negozi KIKO avrà un segno rosso sotto l’occhio fatto con il rossetto, simbolo del “No” alla violenza di genere.
Gerard’s: il progetto “benEtico”
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Gerard’s lancia “Insieme oltre la bellezza”. Il brand di cosmesi ha scelto di supportare il Centro Antiviolenza “Casa delle Donne Cad” di Brescia. Fino al 31 dicembre, per ogni acquisto effettuato, 1 euro verrà devoluto al Centro. L’iniziativa è di tipo “benEtico”, unisce beneficenza e eticità, in nome del benessere e del rispetto per il Pianeta.
Inebrya per una nuova consapevolezza delle donne
Il brand Inebrya ha lanciato la seconda fase del progetto “Beauty W/O Fear“ (“Bellezza Senza Paura”), in collaborazione con Casa Viola del Gruppo Polis, una casa di accoglienza per donne e bambini vittime di violenza. L’azienda haircare sostiene i parrucchieri, che grazie alle loro capacità di relazionarsi con le clienti possono aiutarle affinché acquisiscano maggiore consapevolezza sulla violenza. Gli acconciatori regaleranno alle donne delle bustine di trattamento con il messaggio “Take care e discover”. Sulle bustine ci sarà un QRcode da scansionare. Il codice porta al sito del progetto “Beauty W/O Fear“. Qui, con l’aiuto di cinque brevi video, si potranno ascoltare le proprie emozioni, scoprire le sfaccettature della violenza e riconoscerne segnali e conseguenze.
Non solo il 25 novembre, ecco le altre iniziative beauty per il sociale
Professional By Fama in aiuto delle persone senza dimora
Il 21 novembre è partito “Nuovi riflessi”, il progetto del brand haircare Professional By Fama. L’iniziativa si rivolge a persone senza fissa dimora ospiti della rete ONDS, Osservatorio Nazionale della solidarietà nelle stazioni italiane. In occasione dei suoi primi 40 anni di attività, l’azienda regalerà alle persone assistite dagli help center della rete alcune sedute dal parrucchiere.
Haircare e arte si uniscono per aiutare i bambini cardiopatici
Il brand haircare milk_shake supporta l’iniziativa “milk_skake love children”, per aiutare i bambini malati di cuore. Alcuni dei prodotti più famosi del brand avranno nuovi packaging colorati, grazie alla collaborazione con il pittore milanese Gregorio Mancino che ha realizzato dei disegni in esclusiva. L’artista ha anche dipinto un quadro che sarà messo all’asta. Il ricavato dell’asta e della vendita dei prodotto sarà devoluto all’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo.
Quando la bellezza parla la lingua dei segni
E’ nata la prima app beauty per le persone sordomute. Su “My Beauty Whisper” le beauty expert offrono consulenze comunicando con la lingua dei segni. Il servizio è attivo 4 giorni su 7, dalle 20 alle 24. Questo è solo il primo passo, infatti gli ideatori dell’app punteranno a rendere il servizio accessibile ogni giorno, dalle 8 alle 24. Per farlo formeranno nuove consulenti di bellezza in grado di comunicare attraverso la L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni).
Giulia Panella
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