Il 3 dicembre 1992 fu inviato il primo SMS della storia; il testo era «Merry Christmas» e l’invio partiva dal computer dell’ingegnere inglese Neil Papworth.
Primo SMS della storia, 3 dicembre 1992: la rivoluzione culturale in 160 caratteri
Il primo SMS della storia, foriero di rivoluzione culturale e tecnologica, fu inviato il 3 dicembre del 1992 dall’ingegnere britannico Neil Papworth. L’invio partì da un computer a un cellulare sulla rete GSM Vodafone. Il testo del primo SMS della storia recitava «Merry Christmas» . Il primo SMS da cellulare a cellulare, invece, fu inviato all’inizio del 1993 da uno stagista della Nokia. L’estetica dei primi cellulari era molto grossolana e tutta molto simile, a quei tempi: i primi telefoni, infatti, erano molto simili agli attuali cordless e l’uso tecnologico che se ne poteva fare era molto esiguo; ciò che un primo telefono poteva permettersi di fare era a malapena una telefonata. Ecco perché l’ingegnere Papwort si vide costretto a utilizzare il proprio computer per provvedere a un invio di un messaggio che era un semplice augurio: appena 15 caratteri.
Il primo SMS scambiato tra due telefoni mobili è invece datato 1993 grazie al finlandese Riku Pihkonen, uno stagista della Nokia. Tuttavia, il primato resta all’ingegnere inglese poiché fu Neil Papworth a condurre una vera e propria rivoluzione comunicativa e tecnologica. L’invio degli SMS appartiene a un vero e proprio fenomeno di massa che, negli anni, ha totalmente sconvolto il modo e i linguaggi di comunicazione, oltre che lo stesso utilizzo dei dispositivi cellulari. L’esplosione del linguaggio SMS avviene alla fine degli anni Novanta quando, per migliaia di adolescenti, il cellulare diventa fondamentale; un metodo per comunicare dal lontano, seppur in 160 caratteri.
Primo SMS della storia, l’evoluzione della messaggeria e dei linguaggi comunicativi
Negli anni si è diffuso l’uso del termine SMS come appellativo per definire un singolo messaggio quando l’SMS, acronimo di Short Message Service, rappresenta invece il servizio che ne consente l’invio. Il linguaggio utilizzato, complice anche il ridotto numero di caratteri per esprimersi, finisce per influenzare la comunicazione giovanile; si tratta di un modo di scrivere estremamente sintetico, fatto di abbreviazioni originali che entra nel gergo comune giovanile e nella comunicazione commerciale. Oggi, tuttavia, la storia degli SMS è in declino; dal primo messaggio della storia si è passati ad applicazioni sullo smartphone di messaggeria istantanea relegando il classico messaggio di testo ad obsoleto. Fra questi, il più noto è il celebre WhatsApp, l’applicazione di messaggeria istantanea legata tablet e smartphone.
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