Potrebbero arrivare nel 2022 ulteriori vaccini contro il Covid che si aggiungerebbero ai già conosciuti Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson. L’Ema ha infatti annunciato che è stata avviata la sperimentazione dei vaccini e che si concluderebbe entro l’anno.
Cosa sappiamo sui nuovi vaccini
È attesa l’approvazione dall’agenzia europea del farmaco per la commercializzazione di Nuvaxoid. Stanno ancora procedendo le valutazioni sul vaccino che funzionerebbe in modo diverso rispetto a quelli già somministrati e, che arriverebbe nel 2022 con ogni probabilità.
Diversa sarebbe anche l’azione di Valneva, conosciuto come VLA2001, sui cui l’Ema ha cominciato gli esami.
Nuvaxoid è un vaccino sviluppato dall’azienda statunitense Novavax, e sarebbe realizzato “sul principio delle proteine ricombinanti, grazie a un baculovirus ingegnerizzato“.
Sono previste due dosi, che vengono somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra ed è già stato autorizzato in caso di emergenza nelle Filippine e in Indonesia.
Il vaccino sarebbe composto da particelle che contengono copie della proteina spike, con lo scopo di rafforzare le risposte del sistema immunitario.
L’efficacia sembra essere tra l’89% e il 96% e ad agosto la Commissione Europea aveva disposto un contratto per 200 milioni di dosi.
L’Ema dichiara che l’autorizzazione potrebbe essere rilasciata in poche settimane, in quanto erano stati già analizzati dei dati sul vaccino in precedenza, durante degli studi clinici.
I risultati degli studi clini di fase 3, pubblicati da New England Journal, hanno riscontrato un’efficacia pari al 90%, anche contro le nuove varianti, e che ridurrebbe drasticamente i sintomi e i ricoveri in ospedale.
Per quanto riguarda invece il vaccino Valneva, anche in questo caso, il suo principio sarebbe totalmente diverso da quelli conosciuti finora.
Si baserebbe sulla presenza del Sars-CoV-2 inattivato, che non può causare la malattia.
L’Ema ha approvato degli studi basandosi sui risultati incoraggianti ottenuti nella fase preliminare: “Questi studi suggeriscono che il vaccino innesca la produzione di anticorpi che colpiscono Sars-CoV-2, e può aiutare a proteggere dalla malattia”.
Se dovesse venire approvato si tratterebbe del primo vaccino a virus inattivo, autorizzato dalla Commissione Europea.
Nuovi vaccini contro il Covid, ma sempre con l’obiettivo di immunizzare dalla malattia, e magari con questi nuovi principi anche le persone contrarie decideranno di vaccinarsi.
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