Il Motomondiale è davvero più pericoloso rispetto al passato? Secondo Casey Stoner, ex centauro australiano che ha alzato due volte la palma del miglior pilota della MotoGP, c’è questa concreta possibilità. L’oceanico ha dichiarato che l’errata applicazione delle regole e le vie di fuga in asfalto hanno inasprito i duelli in pista.
Le parole di Casey Stoner sulle vie di fuga in asfalto
Ecco le parole del due volte campione del mondo di MotoGP riportate dal portale motorsport.com:
“Penso che ci debba essere più supporto da parte della direzione gara. Penso che ci debba essere un po’ più di chiarezza o decisioni definitive, perché questi problemi non c’erano stati per tanti anni. E ora c’è tutto questo margine di manovra, la pista non ha più un confine. Si sposta sempre più in là ed è delimitato da un po’ di vernice verde. Penso che non aiuti. I piloti non hanno più paura perché la pista non ha un bordo, mentre prima, quando c’era l’erba, tutti dovevano controllarsi di più. Ora è come: ‘ehi, non importa se finisco fuori dalla pista, perché c’è molto asfalto’. Quindi penso che tutti debbano imparare ed avere un po’ più di rispetto reciproco. Non penso che sia un problema legato solo ai giovani. Ci sono anche tanti piloti più maturi e più esperti che fanno ancora cose simili. Penso che tutto derivi dalle penalità che forse non sono abbastanza dure o abbastanza chiare. Ma per me la cosa peggiore che sia successa alle corse sono le via di fuga in asfalto. Non c’è più un limite chiaro della pista, quindi è molto difficile contenere tutti al suo interno“.
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Photo credit: motogp.com