Vittoria nell’appello che impugnava l’espulsione dall’Australia legato alle normative Covid-19. Novak Djokovic è in Australia e potrebbe partecipare, quindi, agli Australian Open. Il torneo prenderà ufficialmente il via il 17 gennaio e la famiglia del numero uno serbo ha fortemente attaccato le istituzioni ed il governo australiano parlando della “vittoria più importante del tennista” durante la conferenza stampa archiviata da poco tempo.

Le parole di Novak Djokovic e quelle della sua famiglia

Ecco il tweet di Novak Djokovic:

Sono lieto e grato che il giudice abbia annullato la mia cancellazione del visto. Nonostante tutto quello che è successo, voglio restare e provare a competere agli AustralianOpen. Rimango concentrato su quello. Ho volato qui per giocare in uno degli eventi più importanti che abbiamo davanti ai fantastici fan“.

Le parole del fratello Djordje:

Novak è finalmente libero. Lui è solo per la libertà di scelta. Il diritto e la giustizia hanno vinto. Mi aspetto che venga rispettata la decisione del giudice. Amiamo l’Australia, Novak ama l’Australia. Non abbiamo altro che amore per quel paese. Sono sicuro che il sistema giudiziario australiano era sotto pressione enorme, il mondo intero stava guardando. Grazie alle persone in tutto il mondo, le persone che si sono sollevate in difesa di Novak. Inoltre, grazie al giudice Kelly, che è stato completo e neutrale“.

Il padre ha aggiunto:

Novak è stato accolto all’aeroporto e non ha ricevuto alcun diritto. Gli hanno tolto tutti i diritti che ha come essere umano […]. Lo hanno convinto a firmare un documento di revoca del visto e lui si è rifiutato di firmarlo perché non c’era motivo. Non aveva fatto nulla per contribuire a quella situazione. Non gli hanno concesso il diritto di comunicare con i suoi avvocati, con la sua squadra, con i suoi amici. È rimasto solo con lui per diverse ore. Gli hanno persino portato via il telefono. Non ha permesso che questo lo lasciasse in ginocchio. Negli ultimi giorni sono successe varie cose ed è stato molto difficile. Ma è mentalmente forte, un giovane fantastico. Non ha mai offeso nessuno, è sempre stato in buoni rapporti con tutti. Ma ovviamente il fatto che provenga da un paese piccolo e impoverito non era qualcosa che piaceva ai grandi potenti, e pensavano di avere poteri dati da Dio“.

Chiude la madre:

Abbiamo provato a lottare per lui. C’è stato uno spettro di emozioni: tristezza, paura, delusione. Ci sono stati momenti in cui non aveva il suo cellulare e non sapevamo cosa stesse succedendo. Non avevamo idea se stava bene. Come madre, non riesco a riprendermi così facilmente e penso che ogni madre lo capirà. È la più grande vittoria di mio figlio“.

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(Credit foto – Twitter Novak Djokovic)