È morto oggi a Roma Sergio Lepri. L’ex direttore dell’Ansa, che ha guidato dal 1962 al 1990, aveva 102 anni.

“Uno dei massimi giornalisti italiani”, commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito di una figura così importante nel mondo del giornalismo dello scorso secolo, e non solo.

Sergio Lepri: i suoi 102 anni di vita

Nato a Firenze nel 1919, si laurea in filosofia nel ’40 con una tesi su Benedetto Croce. Si arruola durante la Seconda Guerra Mondiale e diviene sergente di fanteria, per poi entrare nella Resistenza al fianco del Partito d’Azione e successivamente del Partito Liberale. Questo era il 1943, lo stesso anno in cui decide di intraprendere un percorso come giornalista. La sua prima esperienza giornalistica risale infatti a quell’anno, quando scrisse su L’Opinione, giornale clandestino del PLI fiorentino.

 Due anni dopo, nel 1945, entra nella redazione de La Nazione del popolo, organo del comitato toscano di liberazione nazionale, ed è proprio qui che effettua il praticantato e si professionalizza. Resta fedele al quotidiano (che intanto cambia nome in Giornale del Mattino) per più di dieci anni, quando nel ’56 ne diventa redattore capo.

Diventa portavoce di Amintore Fanfani, segretario nazionale della Democrazia Cristiana, nel 1957 e l’anno dopo ne diventa anche Capo del Servizio stampa.

L’assunzione da parte dell’Ansa arriva nel 1960, di cui diventa condirettore responsabile nel 1961 e nel ’62 direttore responsabile. La sua presenza alla guida dell’agenzia dura fino al 15 gennaio 1990.

Prima di ritirarsi, dal 1988 al 2004 Sergio Lepri è stato docente alla Luiss, dove ha insegnato Linguaggio dell’informazione e tecniche di scrittura nella Scuola superiore di giornalismo della Facoltà di scienze politiche.

L’addio a un giornalista tanto amato

All’età di 102 anni, Lepri è deceduto stamani a Roma. Sono infiniti i messaggi di cordoglio alla famiglia da parte di ammiratori, amici e colleghi.

Dall’account Twitter di Luigi Contu.

Condoglianze anche da parte della nostra redazione a questo instancabile giornalista.

Serena Baiocco

Seguici su Metropolitan Magazine