La corsa al Quirinale continua. Se nelle scorse settimane l’incertezza regnava sovrana in vista dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, oggi le cose non sono poi così diverse. Dopo il ritiro della candidatura di Silvio Berlusconi, i dissapori tra centrodestra e centrosinistra sembrano essersi un po’ placati. Ciò nonostante, la partita rimane aperta e la ricerca di un successore degno di Sergio Mattarella si sta rivelando piuttosto difficile per la nostra classe politica. Proprio per questo Enrico Letta e Antonio Tajani hanno avuto un colloquio nel tardo pomeriggio di oggi. E stando a quanto riporta un’Ansa dell‘Ultima Ora, a detta dei diretti interessati l’incontro è risultato essere piuttosto proficuo.

Per Letta è necessario trovare un nome imparziale per il Quirinale

Ha avuto luogo ieri il primo turno di votazione per scegliere il tredicesimo Capo dello Stato italiano. Una decisione che deve essere ben ponderata e all’altezza delle istituzioni nostrane. Non a caso, si tratta di una carica di primo ordine dal momento che chi la ricoprirà, andrà a rappresentare il nostro Paese agli occhi del mondo. Sfortunatamente, però, gli scrutini non hanno portato ad alcuna svolta conclusiva e la giornata si è risolta in un nulla di fatto. Per carità, non che ci si potesse aspettare qualcosa di diverso. Ma d’altro canto, ciò significa che dovremmo attendere ancora qualche tempo per conoscere il nome del designato.

Ed è proprio su colui che andrà a rivestire un tale ruolo che le forze politiche continuano a scontrarsi, nella speranza di giungere ad un compromesso. Secondo il leader del Partito Democratico è necessario che al Quirinale venga eletto qualcuno che sia svincolato dai legami di partito. Per dirla in altri termini, che sia “superpartes”. Non ci sarebbe neanche bisogno di ribadirlo, ma visti i recenti sviluppi è evidente come da più parti si voglia procedere nella maniera migliore possibile. “E’ necessario che nessuno vinca per vincere tutti” avrebbe detto Letta al leader di Forza Italia, ci fa sapere l’Ansa. Insomma, un chiaro monito che è stato accompagnato persino dalle motivazioni che, in passato, hanno spinto la sinistra a rifiutare le proposte della destra.

Come finirà? Non resta da far altro che attendere per saperne di più a riguardo.

Scritto da Diego Lanuto.

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