Sono stati anni di grandi cambiamenti. Sia per la pandemia (ed è inevitabile) sia perché, comunque, il crollo dei consumi e la ripresi di questi ultimi ha causato delle inevitabili oscillazioni. Oscillazioni che hanno portato a una lunga ‘battaglia’ tra dollaro ed euro che, al momento, vede vincente la moneta degli Stati Uniti.
Ma, senza anticipare nulla, andiamo a vedere com’è il quadro generale.
La zona Euro si sta riprendendo
Fa uno strano effetto dirlo ma è l’Italia a trascinare l’economia della zona euro. La locomotiva, in questo caso, è il nostro paese. Una ripresa che, comunque, è stata abbastanza generalizzata visto che la disoccupata in zona euro è andata meglio delle previsioni.
Secondo alcuni analisti, infatti, doveva esserci una disoccupazione del 7,1% mentre è del 7%. Certo, si parlerà dello 0,1% che sembra non sia nulla. Se, però, è rapportato su milioni di persone si capisce l’entità anche di un punto decimale.
In Italia, invece, la disoccupazione è del 9%, meglio delle previsioni che la davano a un 9,2%.
Cresce l’inflazione in zona euro…
Se si vogliono previsioni euro dollaro è fondamentale partire dall’inflazione che, in zona Euro, è continuata a crescere con ritmi galoppanti. Anche le persone comuni si sono accorte di ciò tanto è vero che tanti si sono visti aumentare i prezzi dei beni di prima necessità.
Nella zona Ocse, infatti, si è passato dal 5,9% di novembre 2021 al 6,6% di dicembre dello stesso anno. Se si pensa che nel dicembre 2020 era dell’1,2% si può capire come l’incidenza sia davvero elevata.
È il tasso di crescita più elevata rispetto al 1991. Volendo analizzare paese per paese, vediamo come in Italia c’è stato un +3,9% mentre in Germania del 5,3%. La Spagna sfonda il muro del 6% attestandosi sul 6,6%. La Francia, invece, si è assestata al 2,8%.
Le cause dell’inflazione così elevata, in ogni caso, sono da ricercarsi soprattutto dall’aumento dei costi dell’energia, aumentata di oltre il 25%.
…ma il dollaro è molto più ‘forte’
Nella battaglia tra dollaro ed euro, lo abbiamo detto, vince la moneta statunitense. Infatti, al cambio un euro vale solo 0,8708 dollari. A tassi inversi, siamo sui circa 1,15 euro per ogni dollaro. Ciò è dovuto proprio all’inflazione in zona euro che ha raggiunto livelli altissimi. Livelli alti, comunque, anche per gli Stati Uniti: nel Nuovo Continente i prezzi sono aumentati del 6,2% rispetto al 5,9%.
A ciò, comunque, si è aggiunta una politica monetaria della Fed molto incisiva poiché ha preferito tenere bassi i prezzi, almeno per qualche mese. Si ipotizza che possano essere alzati a partire da maggio 2022 o, comunque, al più tardi a fine anno.
Al di là, comunque, delle scelte che fanno i singoli istituti bancari, con questo tasso di inflazione ne potremo vedere delle belle. E chissà che l’Euro non ritorni a essere quella moneta forte tale da competere in tutto il mondo. Con vantaggi e svantaggi che questo porta con sé.