Per molte aziende non si preannuncia un futuro roseo. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani annuncia che il caro energia potrebbe arrivare a superare il valore del PNRR. Sono molte le categorie messe a dura prova dall’aumento repentino degli ultimi mesi del costo dell’energia. Imprese e famiglie non sanno come arrivare a fine mese.
Oltre alla crisi da Covid c’è la stangata sulle bollette
È un periodo difficile per gli italiani. Alle prese con la crisi da Covid-19 e il caro energia, molte aziende italiane rischiano la chiusura. Situazione disastrosa anche per le famiglie: l’aumento del costo dell’energia si ripercuote anche sui beni di prima necessità.
Ceramica, vetro, gomma, plastica e metallurgia sono i settori più colpiti da questa crisi. Le aziende si vedono costrette a ridurre la produzione e in qualche caso a ricorrere agli ammortizzatori sociali per far fronte all’aumento del prezzo dell’energia. Ha fatto molto clamore il caso delle storiche vetrerie di Murano: 64 di queste imprese sono a rischio chiusura. Si realizzano delle conseguenze anche a livello dei consumi individuali. Infatti, si è verificata un’impennata dei prezzi al dettaglio. Farina, caffè, zucchero e olio di semi sono solo alcuni dei beni presenti sugli scaffali che hanno subito un sostanzioso aumento di prezzo.
In arrivo un nuovo decreto per le bollette di energia e gas
È previsto per il 10 febbraio la convocazione del Consiglio dei Ministri per porre fine a questa situazione. Tuttavia, gli sconti in bolletta saranno appannaggio solo di alcune categorie. Famiglie povere e medie imprese beneficeranno di queste misure. La dotazione prevista del fondo è di 5 miliardi, e andrebbe a coprire il secondo trimestre dell’anno.
Torna a farsi sentire il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. Egli si dice preoccupato per il repentino aumento dell’energia, che secondo alcune stime, potrebbe avere un costo superiore rispetto a quello dell’interno PNRR.
Michela Foglia
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