Alina Pash, la cantante che si sarebbe dovuta esibire all’Eurovision 2022, in rappresentanza dell’Ucraina, si è ritirata dalla competizione. L’ha annunciato lei stessa sui social, a seguito di una polemica, nata già nel 2019. Questa questione sembra sia legata ad eventi che si sarebbero svolti nel 2015 con un volo aereo in Crimea.
Il viaggio in Crimea di Alina
La cantante sembra infatti aver fatto un viaggio in Crimea nel 2015, tramite volo aereo da Mosca, per un concerto. L’artista avrebbe così violato sia le leggi ucraine, che quelle del regolamento di Vidbir, il programma televisivo con cui si sceglie il cantante dell’Eurovision. Secondo tali, l’artista non avrebbe dovuto svolgere “concerti o esibizioni organizzati da istituzioni del Paese aggressore o nel territorio del suddetto, nella Repubblica Autonoma di Crimea e in ogni altro territorio della Repubblica Autonoma di Crimea”. Questa sarebbe una violazione della legislazione dell’Ucraina, che prevede la possibilità di entrare in Crimea solo via terra.
La cantante ha poi dichiarato di essersi in realtà mossa in autobus, e non per esibirsi.
Il suo pensiero in merito alla questione: «siamo in guerra da otto anni, la Russia è un aggressore, la Crimea è l’Ucraina, sono andata in Ucraina».
Per affermare ulteriormente la sua posizione, la Pash ha inviato i documenti rilasciati alla frontiera alla Suspilne, la tv che organizza Vidbir. Sembra, tuttavia, che sia stato trovato un errore nei documenti.
A seguito di ciò, l’emittente ha così optato per la sospensione della cantante dalla partecipazione al contest. E così l’artista ha deciso di ritirarsi con rammarico dalla competizione, per evitare altri attacchi e polemiche. Di seguito la canzone che avrebbe portato al contest.