L’imprenditrice Chiara Ferragni è stata ha ricevuto critiche che la definiscono una madre negligente, ma lei risponde. A quando afferma la Ferragni, a nessun padre vengono mai mosse accuse simili, e nessun padre che ha una carriera deve mai sentirsi in colpa per il tempo che toglie alla famiglia. Per le donne la situazione è differente.

Chiara Ferragni e la lotta per le donne lavoratrici “Dobbiamo fare il doppio per essere considerate la metà”

“Non rinunciamo a lottare e a pretendere di essere considerate al pari degli uomini”. Replica così la designer e imprenditrice digitale, che è volata alla Fashion Week di New York come ospite alle sfilate. La carriera della giovane va avanti come un treno, portandola in giro per il mondo e costringendola, per tale motivo, a passare del tempo lontana dai suoi figli, Leo e Vittoria, nata durante la pandemia. Abbiamo avuto un retroscena del quadro familiare con la serie The Ferragnez, che racconta il rapporto tra lei e suo marito, il cantante Fedez, e con le rispettive famiglie. Non c’è dubbio: Chiara stravede per i suoi due bambini e per loro farebbe di tutto. Nella serie le brillano gli occhi quando parla con loro e quando parla di loro, e gli sforzi che fa per tenere legata la famigli, nonostante i tanti impegni che lei e Fedez hanno in agenda, si vedono tutti.

Ora però, le critiche si fiondano contro di lei, ancora una volta. Chiara un bersaglio davvero amato dai tabloid, che tante volte non hanno perso occasione di sminuirla. Quindi se lei vola nella grande mela per attendere alle sfilate, ecco che diventa un mostro, un’insensibile, una madre negligente. Fedez, dal canto suo, è un padre martire, “costretto” a fare da baby sitter ai figli intanto che la loro madre si gode la vita glamour della settimana della moda newyorkese. Ragazzi, ma Chiara è lì per lavoro, mica perché ha abbandonato i figli. Vogliamo capirlo?

Queste dinamiche non piacciono per niente all’influenzar, che in una serie di storie sulla sua pagina Instagram si espone, rispondendo alle critiche facendo leva su quanto sia triste il modo in cui la società cambia risposta davanti a una madre e un padre che lavorano. La madre deve sentirsi in colpa, è la regola. Ma questa regola non ha nessun tipo di fondamento che regga, non nel mondo di Chiara, che già in passato si espose su chi ne criticava l’aspetto fisico dopo il secondo parto.

Quando nacque Vittoria, Chiara si era trasformata fisicamente, com’è naturale che sia dopo nove mesi di gravidanza. Eh sì, non possiamo darle torto: deve essere sfiancante dover rispondere alle critiche di coloro che non hanno capito come funziona una gravidanza, e non vogliono essere gentili (o indifferenti, perché no?) con i cambi del fisico di una neo mamma. La maternità non dovrebbe essere appesantita da una tale negatività di sfondo patriarcale, né per quanto riguarda l’immagine personale, né in termini di carriera.

Seguici su Metropolitan Magazine

Serena Baiocco