Si terrà in una foresta in territorio bielorusso l’incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina previsto per la giornata di oggi. Si tratta dello stesso luogo nel quale si firmarono nel 1991 gli accordi di Minsk, che portarono alla fine dell’Unione Sovietica. Tutto il mondo è in attesa di sapere se questi colloqui porteranno a un cessate il fuoco.
Il primo round di negoziati non aveva portato ad alcuna soluzione
Il primo round di negoziati, durato più di cinque ore, non aveva portato ad alcuna soluzione. I riflettori di tutto il mondo sono ora puntati su questo luogo, la più antica riserva naturale d’Europa, per sapere se Russia e Ucraina arriveranno a una soluzione del conflitto. L’Ucraina sta resistendo all’attacco russo, ma è ovvio che la preparazione militare di tale territorio, è inferiore rispetto a quella russa. Ieri sera è caduta la città di Kherson, nell’Ucraina meridionale. Si tratta della prima grande città che passa sotto il controllo di Mosca dall’inizio della guerra.
L’incontro tra Russia e Ucraina deve porre fine alla crisi umanitaria
Tutto il mondo si augura che l’incontro tra la Russia e l’Ucraina ponga fine alla crisi umanitaria iniziata con l’invasione russa. In tutto l’Occidente, oltre alle sanzioni e agli interventi governativi dei vari Paesi, gran parte dei cittadini si sono mobilitati con raccolte di beni di prima necessità da inviare in territorio ucraino. L’esodo delle persone che si spostano dall’Ucraina per raggiungere territori limitrofi è devastante, a livello fisico ed emotivo, e non lascia indifferenti gli spettatori occidentali.
Se si mettono in secondo piano per un momento le dinamiche della politica internazionale, e ci si concentra solo sugli effetti che questo conflitto sta avendo, la situazione appare catastrofica. È a dir poco straziante vedere mamme e bambini che per sfuggire ai bombardamenti abbandonano le città. In questo secolo non dovrebbe nemmeno più esserci la necessità di fare appello all’umanità degli individui. Tale caratteristica dovrebbe essere, dopo tutti i drammi umanitari vissuti in passato, già insita all’interno di ognuno di noi.
Michela Foglia
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