Dopo che la Corte Costituzionale ha dato il via libera sui cinque referendum sulla giustizia, i partiti hanno iniziato a spingere per fissare la data delle consultazioni. In particolare, si vorrebbe far cadere il giorno dei referendum in concomitanza con quello delle Amministrative di primavera.
Lega e FdI spingono per fissare i referendum nel giorno delle Amministrative
La motivazione alla base della volontà di alcuni partiti politici di fissare un unico giorno per il voto dei referendum sulla giustizia e quello delle Amministrative, sarebbe il risparmio economico. In realtà, si pensa che vi sia un’altra motivazione nascosta. Si tratterebbe del fatto che ci sarebbe una maggiore affluenza alle urne, e il rischio di non superare il quorum del 50% dei votanti sarebbe più basso. I contrari al referendum infatti, anziché votare per il no, potrebbero adottare la strategia di non recarsi al voto.
A parte il quesito costituzionale sul taglio dei parlamentari, avvenuto nel 2020, solo nel 2009 si sono verificati in concomitanza un referendum abrogativo con delle Amministrative. L’articolo 7 del decreto legge n. 98/2011 ha introdotto l’election day, stabilendo dal 2012 lo svolgimento di un’unica data nell’arco dell’anno per le elezioni politiche, comunali, provinciali e regionali. La legge non comprende in questo giorno il referendum abrogativo. Si tratta di una omissione voluta proprio perché il mancato raggiungimento del quorum potrebbe rientrare nella strategia dei contrari al referendum.
Non è quindi detto che la vittoria ottenuta da Lega e Fratelli d’Italia in Corte Costituzionale si replichi poi nel referendum. Tuttavia sono molti coloro che ritengono necessaria una riforma sulla giustizia. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di insediamento aveva insistito su questo aspetto.
Michela Foglia
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